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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Noce / Via Tommaso Aversa

Omicidio via Aversa, le parole dei vicini: "Donna dimenticata da tutti"

La polizia ha fermato l'anziano compagno della vittima per interrogarlo. Nel quartiere si racconta che la donna bevesse e assumesse psicofarmaci. Una vicina: "I due avevano spesso accesi battibecchi"

La polizia indaga sull'omicidio di via Tommaso Aversa. Ancora nessun indagato, neanche l'ombra di un possibile movente, ma la polizia ha deciso di interrogare il presunto convivente della vittima Grazia Rosaria Quatrini: un uomo di 80 anni che da tempo frequentava la vedova 63enne. "Una donna molto vivace - spiega un vicino - per non dire esaltata, che spesso si rifugiava nell'alcol e assumeva psicofarmaci". Ma questa ipotesi non è stata ancora confermata dagli investigatori.

Mentre ancora la polizia scientifica effettua i rilevamenti del caso, la piccola strada del quartiere Noce si riempie di vicini e curiosi. Nessuno azzarda alcuna ipotesi, ma la 'signora Rosa' era conosciuta in zona, come anche parte della sua vita personale. "Da tempo stava con quest'uomo, che arrivava la mattina presto e restava fino a sera. Non so se dormissero assieme - afferma un signore anziano che abita a meno di 20 metri dal luogo del misfatto - ma sicuramente li sentivo spesso litigare. L'ultima volta l'ho vista venerdì e poi ho notato un uomo, che credo fosse il fratello, suonare insistentemente al citofono. La luce della stanza che affaccia sulla strada era accesa e le persiane aperte. Cosa insolita. Così ha avvisato la polizia".

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A confermare le voci che i due non andassero sempre d'accordo anche un'altra vicina, con la quale "non c'era alcun particolare legame" ma che spesso si era resa disponibile nei confronti dell'anziana signora, "abbandonata a sé stessa, dimenticata dalla famiglia". "I suoi parenti non le stavano accanto - dichiara la vicina - e si vedeva praticamente solo con il suo compagno. Anche se tenevano quasi 'nascosta' la loro relazione. Avevano spesso dei battibecchi e, considerando che la donna beveva e prendeva qualche farmaco contro la depressione, mi spiego gli interventi della polizia o del 118. Arrivavano sempre con fari accesi e sirene spente".

La vittima amava gli animali ed aveva in casa un altro compagno, un fedele amico a quattro zampe. La polizia indaga sulla scena del crimine, laddove la donna è stata trova sgozzata nel corridoio, mentre il suo cane la attende nel balcone nel tentativo di aprire l'infisso. "Era una persona per bene - spiega un'altra vicina - nonostante ogni tanto ci 'tormentasse' per le sue continue liti. Non faceva del male a nessuno e credo piuttosto che andasse in qualche modo protetta. Le ho fatto qualche volta il caffè, perché non stava bene economicamente e dimostrava di cercare affetto. Ricordo ancora l'ultimo capodanno: stavamo festeggiando in famiglia e lei era lì, sul balcone, a chiederci quando fosse scoccata la mezzanotte. Durante le festività era sempre da sola".

Solo le indagini della polizia permetteranno di ricostruire la dinamica dei fatti, nel tentativo di risalire all'orario del decesso. Un altro ragazzo della zona ha cercato di fornire utili indicazioni alle forze dell'ordine, raccontando di aver visto la donna nelle ventiquattro ore precedenti. Se l'ipotesi fosse confermata, l'omicidio potrebbe essere collocato in un arco di tempo che va dal pomeriggio della scorsa domenica alle prime ore del lunedì.

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