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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Benzinaio ucciso a piazza Lolli, Cassazione conferma condanna per Di Fiore

Alla base dell'omicidio, avvenuto nel 2015, il prezzo del carburante considerato "troppo caro". L'ex imprenditore edile deve scontare trent'anni di reclusione

Confermata anche in Cassazione la condanna a trent'anni per Mario Di Fiore, l'ex imprenditore edile che nel giugno 2015 uccise Nicola Lombardo, benzinaio di piazza Lolli.

Alla base dell'omicidio, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il prezzo del carburante considerato "troppo caro". Di Fiore ha litigato con la vittima, sparandogli poi alle spalle con una 7,65 che possedeva illegalmente dopo avere subito due rapine. 

Piazza Lolli, spari al distributore Esso

Decisive per le indagini sie le immagini di videosorveglianza della zona, ma anche le ultime parole della vittima: "A sparare è stato un uomo sui 60 anni coi baffi". Ben presto il cerchio si è stretto attorno a Di Fiore, che ha poi confessato. 

La famiglia di Lombardo si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Fabio Lanfranca, ottenendo un risarcimento di 150 mila euro ciascuno per la moglie e i due figli. 

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