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Cronaca Uditore-Passo di Rigano / Via Uditore

Omicidio Petrucci, oggi il processo di secondo grado per l'assassino

Sul banco degli imputati della Corte d'assise di appello Samuele Caruso, 25 anni, responsabile dell'omicidio di Carmela Petrucci. Nel febbraio 2014 il gup Daniela Cardamone aveva condannato il giovane all'ergastolo. Inutile la perizia psischiatrica richiesta dalla difesa

Al via il processo di secondo grado per l'omicidio di Carmela Petrucci. Avrà inizio questa mattina, davanti alla Corte d'assise di appello, l'udienza che vede sul banco degli imputati Samuele Caruso (25 anni), l'assassino della studentessa morta nell'androne di casa il 19 ottobre 2012, nel quartiere Uditore. In quell'occasione anche la sorella fu ferita con diverse coltellate.

Lo scorso febbraio il gup del Tribunale di Palermo, Daniela Cardamone, aveva condannato l'imputato all'ergastolo, accogliendo di fatto la richiesta del pm Caterina Malagoli. La difesa, invece, aveva puntato sull'infermità mentale per scongiurare la massima pena per Caruso. Quel triste giorno di ottobre, il venticinquenne si fece trovare sotto la palazzina della famiglia Petrucci con un'arma bianca in tasca, uccidendo Carmela e ferendo gravemente la sorella Lucia.

Durante il precedente processo, nella perizia richiesta dal gup era stato scritto nero su bianco che al momento dell'omicidio Caruso fosse in grado di intendere ma non di volere. Con questo "escamotage" la difesa aveva cercato di alleggerire la posizione dell'omicida. In un secondo momento è stata redatta un'altra perizia, che era riuscita a provare come il giovane, il giorno dell'omicidio, fosse nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali. E così è nata la richiesta della massima pena, accettata dal gup lo scorso febbraio.

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