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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio di Carmela Petrucci, Caruso potrebbe evitare l’ergastolo

Gli esperti hanno stabilito che l'imputato quando aggredì a coltellate le due ragazzine, era capace di intendere ma non di volere. Questa circostanza, unita al rito abbreviato, potrebbero portare a una pena sotto i vent'anni

Potrebbe non scontare l’ergastolo Samuele Caruso, il giovane che il 19 ottobre del 2012 in via Uditore uccise Carmela Petrucci e ferì la sorella Lucia. Nonostante abbia confessato il delitto, gli esperti nominati dal giudice Daniela Cardamone hanno stabilito che l'imputato, 23 anni, quando aggredì a coltellate le due ragazzine, "era capace di intendere ma non di volere, in quanto la sua volontà era dominata da pensieri paranoici ed era in vigore la parte impulsiva, esplosiva della sua personalità".

Anche se ad essere assassinata fu la diciassettenne Carmela, il vero obiettivo dell’assassino era la sorella nonché ex fidanzata Lucia, 18 anni. Secondo i periti capiva, ma la sua capacità era grandemente scemata. Insomma mancherebbe la premeditazione. La perizia dello psichiatra Alfonso Accursio e della psicologa Giovanna Manna esprime il vizio parziale di mente, la mancanza di un'aggravante fondamentale e la pericolosità sociale, sinonimi di sconti consistenti e di possibile condanna a scontare una parte della pena in ospedale psichiatrico. Circostanze che, unite al rito abbreviato scelto dall'imputato, potrebbero portare a una pena sotto i vent'anni. L'ultima parola toccherà al Gup Cardamone.

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