rotate-mobile
Cronaca

Uccise socio a coltellate, legali del palermitano chiedono perito: impronte nei pantaloni della vittima?

L'omicidio del meccanico Giuseppe Mattina, per motivi di denaro, avvenne ad Agrigento la sera dello scorso 5 maggio. La difesa del killer, Giovanni Riggio, ha chiesto la nomina di un perito per verificare se vi siano o meno delle impronte digito-palmari per appurare se il palermitano abbia preso delle chiavi

La moglie, il figlio minorenne e la mamma di Giuseppe Mattina - meccanico ucciso dal palermitano Giovanni Riggio il 5 maggio scorso, con 27 coltellate mentre era all'interno di un capannone della zona industriale di Agrigento - si sono costituiti parti civili attraverso l'avvocato Salvatore Cusumano. Davanti al giudice del tribunale, Gianfranca Claudia Infantino, è stato incardinato l'abbreviato scelto dal reo confesso assassino palermitano.

L’avvocato Marco Martorana - il legale di fiducia del 28enne palermitano - ha chiesto la nomina di un perito per verificare se vi siano o meno, dentro i pantaloni della vittima, delle impronte digito-palmari e quindi per appurare se Riggio abbia preso o meno le chiavi del garage. Riggio sosterrebbe che, quella sera, dopo che lui è entrato all'interno del garage con il furgone, Mattina avrebbe chiuso a chiave il portone di ingresso e si sarebbe messo in tasca le chiavi.  L'avvocato Cusumano, rappresentante delle parti civili, si è opposto perché "non si tratta di accertamenti fondamentali". 

La prossima udienza si terrà l'11 maggio. Sono previste dichiarazioni spontanee da parte dell'imputato. Il giudice dovrebbe inoltre sciogliere la riserva sulla nomina del perito richiesto dalla difesa dell'imputato. Prevista inoltre la requisitoria del pubblico ministero Simina Faga. La discussione delle parti civili dovrebbe tenersi invece il 25 maggio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Uccise socio a coltellate, legali del palermitano chiedono perito: impronte nei pantaloni della vittima?

PalermoToday è in caricamento