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Cronaca

Omicidio Dainotti, Valeria Grasso: "Irresponsabile lasciare liberi i boss"

La testimone di giustizia denuncia: "Dal carcere escono più forti, noi vittime invece dobbiamo avere sempre paura. Loro non si ravvedono, non cambiano"

"L'omicidio di oggi del boss Giuseppe Dainotti non è casuale che avvenga il giorno prima del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci". A dirlo è la testimone di giustizia Valeria Grasso. 

"I mafiosi devono essere buttati fuori a vita dalle terre dove hanno commesso crimini efferati. Dal carcere - continua la testimone di giustizia - escono più forti, noi vittime invece dobbiamo avere sempre paura. Loro non si ravvedono, non cambiano. Sono passati 25 anni ma purtroppo non è cambiato niente. Quello di oggi è un segnale fortissimo, lo Stato deve combattere la mafia con delle azioni forti che proteggano gli imprenditori sani e con estrema durezza e senza pietà fermare per sempre i mafiosi perché loro - sottolinea - non si ravvedono, non cambiano. È da irresponsabili lasciare liberi dei boss nel territorio dove hanno distrutto la vita a tanta gente. È inutile che si parla di legalità in queste condizioni".

L'imprenditrice sotto scorta ricorda le parole di Giovanni Falcone: "La paura è normale averla, altrimenti sarebbe incoscienza. Mi auguro - continua Valeria Grasso - che dopo quello che è successo non vengano lasciati a piede libero nella città dove hanno distrutto la vita delle persone. Sono stanca di assistere al ping pong della giustizia che da una parte ci dice di combattere l'illegalità e dall'altra siamo costretti a vedere che dopo pochi anni di pena chi abbiamo denunciato ritorna a vivere dove ha distrutto la vita della gente, non è normale".

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