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Cronaca San Giuseppe Jato

San Giuseppe Jato, omicidio Conigliaro: denunciò il marito per abusi sessuali

Proseguono le indagini per fare luce sul ritrovamento di alcune ossa bruciate in contrada Gambascio. Contrastanti le versioni fornite dall'ex marito, Salvatore Maniscalco, che però ha condotto i carabinieri nel luogo dove sarebbe stato occultato il cadavere

Una morte ancora avvolta dal mistero e tre versioni discordanti fornite dal presunto omicida. Proseguono le indagini sul ritrovamento di ossa umane a San Giuseppe Jato, in contrada Gambascio, che potrebbero appartenere a Concetta Conigliaro, la 27enne scomparsa lo scorso 9 aprile dopo essersi allontanata dalla casa della madre. Ad indicare il luogo dove sono stati trovati i resti delle ossa bruciate è stato proprio l'ex marito della ragazza, il 39enne Salvatore Maniscalco. Per lui il pm ha chiesto il fermo per omicidio e occultamento di cadavere.

Durante l'interrogatorio l'ex marito ha fornito tre versioni contrastanti. In prima battuta Maniscalco avrebbe cercato di convincere gli inquirenti di non aver alcuna responsabilità sulla vicenda, salvo poi condurre i carabinieri, nella giornata di sabato, sul luogo del ritrovamento. Le ossa, che si teme possano essere proprio di Concetta Conigliaro, si trovavano dentro ad un fusto metallico all'interno del quale sarebbero state bruciate. Ma due cattivi presagi erano già arrivati: lo scorso 19 aprile la borsa della ragazza è stata trovata alla stazione centrale di Palermo, mentre la settimana scorsa qualcuno aveva recapitato vicino l'abitazione dei genitori alcune ossa bruciate avvolte in un giubbotto rosso che apparteneva alla 27enne.

Dopo aver lasciato il marito, Concetta Conigliaro aveva contattato il proprio avvocato lo scorso 9 aprile per "presentare una querela - ha dichiarato il legale Maria Grazia Messeri al Giornale di Sicilia - contro Maniscalco per un'aggressione subita da lui e da un vicino di casa". Ma questo non sarebbe stato il solo caso, perché la ragazza lo avrebbe successivamente denunciato per violenza sessuale. Ed a sua volta lui l'avrebbe denunciata per maltrattamenti. Una vita travagliata quella della giovane ragazza che aveva sposato Maniscalco all'età di 18 anni e dalla cui relazione sono nati due figli. Nel frattempo sono finiti sotto sequestro sia l'abitazione del presunto omicida che la sua auto, una Polo Volkswagen, all'interno della quale gli investigatori sperano di trovare tracce utili per riscoprire la vicenda.

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