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Cronaca Via Orecchiuta

Omicidio Bonanno, confermata la condanna a 30 anni per l’ex

La corte d'assise d’Appello non ha fatto alcuno sconto sulla pena per Benedetto Conti, l’assassino della 26enne. Il delitto avvenne a casa dei genitori della ragazza, in via Orecchiuta, dove si trovava anche il figlio di due anni

Niente sconti per l’assassino di Rosy Bonanno. La corte d'assise d’Appello, pur escludendo l’aggravante della premeditazione, ha confermato la sentenza di primo grado con la condanna a 30 anni per l’ex convivente della 26enne, Benedetto Conti. Fu lui a ucciderla a coltellate al culmine di una lite in casa della donna, in via Orecchiuta, dove si trovava anche il figlio di 2 anni. Per la madre della ragazza, Teresa Matassa, si trattò di una tragedia annunciata. "E' da due anni che denunciamo per salvarci al vita", dichiarò poco dopo la tragedia.

La vittima aveva denunciato l'uomo per maltrattamenti due volte, nel 2010 e nel 2011. Ma entrambe le denunce furono archiviate dal gip su richiesta della Procura di Palermo quando la Bonanno, ascoltata dagli inquirenti, cercò di minimizzare i fatti e in un caso ritirò la querela. Dopo l’omicidio (GUARDA VIDEO) Conti fuggì a bordo di un’auto in direzione di Villabate, dove fu poi fermato dalla polizia. Aveva ingerito del veleno e per questo fu portato in ospedale per una lavanda gastrica. Il processo si è svolto con il rito abbreviato. La famiglia Bonanno, così come il Comune di Palermo, si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Paola Rubino.

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