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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Zen

Omicidio Naro, 12 persone coinvolte: intanto Addiopizzo sospende il Goa

I carabinieri che conducono le indagini sulla morte di Aldo Naro hanno depositato in procura un rapporto. Nel mirino la "squadra" dei buttafuori abusivi dello Zen. L'associazione: "Ciò che è accaduto impone una riflessione sul mondo della movida palermitana"

Il "caso Naro" è tutt'altro che chiuso. Proseguono infatti le indagini carabinieri che vogliono capire se il diciassettenne che si è autoaccusato abbia raccontato tutta la verità e appurare chi ha materialmente partecipato alla rissa. Nel mirino degli investigatori c'è la "squadra" dei buttafuori abusivi dello Zen. Intanto Addiopizzo sospende il titolare della discoteca Goa, Marcello Barbaro, dalle rete di consumo critico.

Sul tavolo della Procura c'è un rapporto, dal quale emerge il coinvolgimento di dodici persone. Tra loro una squadra di buttafuori abusivi dello Zen. Le indagini vanno sempre più in una direzione, quella che la maggior parte ipotizzava già dal primo momento: dietro la confessione del minorenne ci sarebbe un tentativo di coprire qualcuno. Decisivi sarebbero stati i 26 video, visti e rivisti in ogni frame dagli investigatori in questi giorni. Da quelle immagini emerge la brutalità della tragedia, visto che Aldo Naro è stato coinvolto mentre stava semplicemente cercando di mettere pace tra le "fazioni".

E a quanto pare ci sarebbe un altro coinvolgimento "pesante": dopo il figlio del boss Carmelo Militano, è spuntato fuori anche il nome del nipote di Guido Spina, un altro dei "capi" dello Zen. Non solo: dalla confessione del minorenne emergerebbe un quadro quantomeno confuso, poco convincente, di cosa sia successo realmente quella maledetta sera. Ci sarebbero parecchie contraddizioni nel racconto del giovane, che inizialmente era andato alla procura dei minori solo come persona informata dei fatti, visto il suo coinvolgimento comunque appurato, per poi crollare e confessare il tutto.

Insomma una serata come tante, ragazzi e ragazze che attendono di entrare, poi la musica, i drink, la lite, la rissa, la morte di un ragazzo e poi i tanti punti oscuri, le incongruenze, il nome del colpevole che non chiarisce tutti i dubbi. E ancora la mobilitazione dei cittadini, della cosiddetta movida, la stessa che però finisce sotto la lente d'ingrandimento per capire se è tutto regolare. C'è tutto questo dietro la morte del venticinquenne Aldo Naro.

ADDIOPIZZO - Nel frattempo Addiopizzo ha deciso di sospendere dal proprio circuito il Goa. "Dopo un lungo incontro con i titolari della discoteca - si legge in una nota - l’associazione comitato Addiopizzo, in attesa che si faccia luce sulle circostanze per le quali sarebbero coinvolti buttafuori irregolari e minorenni per assicurare vigilanza e protezione presso lo stesso locale, ha deciso di sospendere dalle rete di consumo critico antiracket le attività economiche 'Velaria Sas' e 'Luna Piena Sas'. Dinanzi a tali tragici fatti e al contesto nel quale si sarebbero generati non si può infatti rimanere indifferenti. Così come ciò che è accaduto impone una riflessione sul mondo della movida palermitana e su ciò che vi gravita intorno".

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