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Cronaca

Revocato l'obbligo di firma ai militanti Anomalia

Agli esponenti del centro sociale si contestava l'"associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro l'ordine pubblico, in occasione di manifestazioni non autorizzate nelle quali si sono verificati scontri con le forze dell'ordine"

Il tribunale della libertà ha annullato l’ordinanza dell’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria disposta dal gip nei confronti di 17 membri del centro sociale "Anomalia". Agli esponenti era stato contestato il reato di "associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro l'ordine pubblico, in occasione di manifestazioni non autorizzate nelle quali si sono verificati scontri con le forze dell'ordine“. Tra gli episodi contestati anche gli scontri, del 23 marzo 2011, alla Mondadori Multicenter in occasione della presentazione del libro “Nessun dolore. Una storia di Casa Pound".

"Il pm - spiega l'avvocato Giorgio Bisagna - aveva chiesto l’applicazione per alcuni degli indagati degli arresti domiciliari, richiesta comunque rigettata dal gip che ha disposto la più blanda misura dell’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria. Oggi il Tribunale del Riesame accogliendo integralmente le nostre richieste ha annullato totalmente la misura cautelare".

La difesa ha sostenuto "l’assenza di indizi di colpevolezza soprattutto in relazione al reato di associazione a delinquere, fornendo copiosa documentazione sulle attività risocializzanti del centro sociale Anomalia".

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