rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Piazza Pretoria

Obbligo di firma per militanti Anomalia, l'avvocato: "Misura dai toni quasi pedagogici"

Così Giorgio Bisagna definisce l'ordinanza cautelare che ha colpito 17 militanti del Centro sociale durante una conferenza a Palazzo delle Aquile. Il legale ha annunciato che presenterà ricorso al tribunale del Riesame. Lanciata la campagna #sui17cimettolafirma

Il reato contestato è quello di "associazione a delinquere", ma per il gip "non si tratta di azioni strettamente sovversive" ma di "episodi di disordine pubblico che potrebbero sfociare in reati più gravi". "Un'ordinanza cautelare dai toni quasi pedagogici", così l'avvocato Giorgio Bisagna, a margine di una conferenza stampa che si è tenuta oggi in Aula Rostagno, nella sede del Comune, descrive l'applicazione delle misure restrittive che prevedono l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di firma da parte dei 17 militanti dei centri sociali ExKarcere e Anomalia

Una richiesta che inizialmente riguardava ben 28 persone, ma che il gip ha ridimensionato a 17. L'ipotesi accusatoria è - per l'appunto - l'articolo 416, in merito ad alcuni reati che si sarebbero verificati in manifestazioni e cortei dal 2010 ad oggi. L'ordinanza mirerebbe dunque a frenare la possibilità che si possano verificare atti più gravi. "L'idea - affonda il legale - che passi l'equazione che l'appartenenza a un centro sociale che si è distinto per le lotte sociali in favore degli ultimi, dei bambini, degli immigrati, dei senza casa, dei precari sia un reato associativo a delinquere, io non posso accettarla". Motivo per cui Bisagna ha già previsto di proporre quanto prima un riesame in Tribunale, anche perché "tra i reati contestati ce ne sarebbero quattro-cinque già precedentemente esaminati e alcuni persino conclusi con un'assoluzione. Una duplicazione che bisogna capire se è accidentale o voluta", aggiunge l'avvocato. 

In rappresentanza oggi dei 17, Melina Tomasi e Giorgio Martinico, due degli attivisti colpiti dalle misure cautelari. "Nessuno - dice Martinico - potrà mai cancellare la passione tutta politica che abbiamo messo nei nostri percorsi di lotta. Abbiamo portato avanti la nostra lotta nei confronti della società per migliorare le condizioni di vita di questa società. Non accetteremo mai che partecipare a cortei contro la Gelmini, ai Pride, ci faccia passare come delinquenti. Noi restiamo a testa alta, convinti di tutto ciò che ci ha mosso finora, prendendo con noi tutti gli attestati di stima ad oggi ricevuti per andare avanti". Parole dure nei confronti delle misure cautelari anche da parte di Angelo Ficarra, segretario provinciale associazione nazionale partigiani e consigliere nazionale Anpi. "Perché viene preso questo provvedimento? Perché siamo in un momento particolarmente grave per la democrazia. L'uso di questi strumenti è paragonabile a quelli messi in atto durante il fascismo". Una misura che per Sergio Cipolla, presidente del Ciss, ha del "ridicolo perché viviamo in una città che pullula di vere associazioni a delinquere. La domanda è 'perché ora?'

E sono già tantissime le associazioni, i personaggi pubblici, della politica e dello spettacolo che hanno manifestato la loro solidarietà ai 17 attivisti. Dall'associazione Arcigay al Collettivo universitario autonomo, da Sabina Guzzanti a Samuel Romano, musicista dei Subsonica, passando attraverso numerosi consiglieri comunali e partiti. Tra di loro, Luca Reina, consigliere della Quarta circoscrizione. "Ritengo assurdo - commenta - che chi ha partecipato a delle manifestazioni subisca degli atti di repressione di questo tipo. Sui 17 ci metto la firma e io sono il 18esimo perché la libertà di manifestare deve essere un diritto e non uno strumento per tappare la bocca". In sede di conferenza è stato infine mostrato il video della campagna mediatica #sui17cimettolafirma, che ha già ricevuto numerose adesioni ed è diventata virale su Facebook, ed è stata lanciata una manifestazione cittadina che partirà da piazza Verdi venerdì 20 marzo alle ore 17.30 per chiedere la revoca delle misure cautelari. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Obbligo di firma per militanti Anomalia, l'avvocato: "Misura dai toni quasi pedagogici"

PalermoToday è in caricamento