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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Antonella De Miro è il nuovo prefetto di Palermo

Originaria di Catania ha già svolto diversi incarichi nel capoluogo siciliano. Subentra a Francesca Cannizzo, trasferita lo scorso mese di novembre dopo che il suo nome era comparso nelle intercettazioni dell'inchiesta sulla gestione dei beni confiscati che ha travolto il giudice Silvana Saguto

Antonella De Miro è il nuovo prefetto di Palermo. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell'interno Angelino Alfano. Subentra a Francesca Cannizzo, trasferita lo scorso mese di novembre dopo che il suo nome era comparso più volte nelle intercettazioni dell'inchiesta sulla gestione dei beni confiscati che ha travolto il giudice Silvana Saguto indagata per corruzione aggravata, induzione alla concussione, abuso d'ufficio.

“Porgo il benvenuto a Palermo ad Antonella De Miro, nuovo Prefetto della città, la cui grande esperienza sarà certamente utile per affrontare un incarico tanto prestigioso quanto gravoso, che vedrà sempre la massima collaborazione del Sindaco, della Giunta e di tutta l'Amministrazione", lo ha dichiarato attraverso una nota il sindaco Leoluca Orlando.

Per De Miro, originaria di Catania, si tratta di un ritorno a Palermo. Nell'ottobre 2003 ha ricoperto l'incarico di viceprefetto vicario impegnandosi in particolare su "ordine e sicurezza pubblica, occupandosi tra l'altro della effettiva destinazione a finalità sociali o di sicurezza dei beni confiscati alla mafia, individuando anche le risorse pubbliche per i necessari interventi di ristrutturazione e adeguamento". Ha quindi coordinato il gruppo interforze di accesso ispettivo antimafia presso il comune di Bagheria. "Inoltre - si legge nella sua biografia - ha curato gli adempimenti connessi alla cosiddetta emergenza rifiuti, presiedendo anche presso la sede palermitana i nuclei di valutazione e gli organismi di approvazione dei progetti esecutivi relativi alla realizzazione di nuove discariche, nonché le commissioni di gara per la individuazione delle ditte appaltatrici.

Si è occupata della realizzazione di interventi volti a fronteggiare l'emergenza idrica e per la messa in sicurezza e l'adeguamento del patrimonio artistico di proprietà del Fondo Edifici di Culto danneggiato dal sisma del 2002. È responsabile dell'Accordo di Programma Quadro 'Carlo Alberto Dalla Chiesa', sottoscritto dal ministero dell'Interno, ministero dell'Economia e delle Finanze e dalla Regione Siciliana 'al fine di contribuire ad un'azione di prevenzione volta a garantire coesione sociale e diffusione della legalità' In tale ambito si è occupata della stesura del protocollo unico di legalità volto ad estendere i controlli antimafia agli appalti regionali sotto soglia siglato nel luglio 2005 dai soggetti firmatari dell'Apq e dai prefetti della Regione, oltre che da altri uffici pubblici; collabora con l'assessorato regionale Lavori pubblici per l'elaborazione delle clausole di autotutela da inserire nei bandi di gara tipo dei lavori pubblici da pubblicarsi sulla Gazzetta Ufficiale e vincolanti anche per gli enti locali". 

E' stata inoltre presidente della commissione elettorale circondariale di Palermo e presidente della commissione provinciale di vigilanza dei locali di Pubblico spettacolo.  È componente del consiglio di amministrazione del "Consorzio Sviluppo e Legalità", costituito "allo scopo di promuovere una nuova cultura della legalità attraverso il pieno ed efficace utilizzo del patrimonio immobiliare confiscato alla mafia e trasferito ai comuni della Valle dello Iato".  Ha anche coordinato il tavolo di Protezione Civile e soccorso pubblico in occasione degli incendi che hanno colpito la provincia di Palermo nell'agosto 2007.

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