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Cronaca

Non c’è accordo tra Amia e Comune Intanto la città soffoca tra i rifiuti

Vertice fino a tarda notte, l'ex municipalizzata chiede 18 milioni ma l'amministrazione non cede. Aumentano le discariche in centro, mentre si moltiplicano i roghi in periferia

Emergenza senza fine quella dei rifiuti. La scorsa notte diversi cassonetti sono stati dati alle fiamme in diverse zone della città con i vigili del fuoco impegnati in via Ammiraglio Rizzo, via Autonomia Siciliana, via Bonanno e a Tommaso Natale. Intanto è durato fino a notte fonda il vertice tra Amia e Comune. Con le due parti che sembrano giocare una partita a scacchi. L’ex municipalizzata scende dalla richiesta di 18 milioni, ma l'amministrazione sembra non cedere. Ieri sulla questione è intervenuto il sindaco Cammarata che ha tranquillizzato i dipendenti assicurando che non “esiste nessun rischio di licenziamento” e invitando i sindacati a revocare le assemblee perché “la città ha bisogno di voi". Ma gli scenari però rimangono drammatici: L’Amia infatti potrebbe chiudere il 2011 con un passivo pesante, nonostante il risanamento degli ultimi mesi, e con la minaccia di mobilità.

Rifiuti, emergenza senza fine

Drammatica rimane anche la situazione dei rifiuti in città (come si vede nelle foto di Riccardo Campolo). I cumuli hanno invaso pure il centro. Accanto al Castello a Mare, a poca distanza dal palcoscenico dove staserà canterà Sting, la raccolta è ferma da sabato. Così come nei mercati storici di Ballarò, Capo, Borgo Vecchio e in piazza Marina e piazza Magione. "Non possiamo continuare a subire le conseguenze delle assemblee, con il caldo potrebbe scoppiare un'emergenza igienico-sanitaria", ha tuonato Massimo La Corte, presidente della Prima circoscrizione. Montagne di rifiuti pure nei quartieri Brancaccio, Partanna, Oreto-Stazione, Ciaculli, Villagrazia e Falsomiele.
 

 

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