Gettò la figlia neonata nel cassonetto, Valentina Pilato esce dal carcere
Concessi i domiciliari alla donna che abbandonò la figlia appena partorita in un cassonetto in via Di Giorgi, uccidendola. La madre è sotto processo per omicidio volontario. Accolta l'istanza dell'avvocato: indosserà il braccialetto elettronico
Il tribunale del riesame di Palermo, presieduto da Mariaelena Gamberini, ha concesso gli arresti domiciliari a Valentina Pilato, la giovane madre che il 24 novembre del 2014 abbandonò la figlia appena partorita in un cassonetto in via Di Giorgi, zona Uditore, uccidendola. I giudici, accogliendo l'istanza del difensore, Enrico Tignini, hanno imposto alla Pilato l'obbligo del braccialetto elettronico. La donna è sotto processo davanti alla corte d'Assise di Palermo per omicidio volontario. Il provvedimento è immediatamente esecutivo, quindi la donna lascerà il carcere.
La Corte meno di un mese fa aveva disposto una nuova perizia sulle condizioni psichiche della giovane donna. Secondo i consulenti del gip, la donna sarebbe stata capace di intendere e volere. Di parere diametralmente opposto quelli della difesa. I periti dovranno fornire alla corte un quadro delle condizioni della donna al momento del reato e nei mesi precedenti.