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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Bagheria

Bagheria, lo Stato concede mutuo da 11 milioni per uscire dal dissesto

Boccata d'ossigeno per le casse comunali. Il sindaco Patrizio Cinque: "Incominciamo a intravedere l'uscita dal tunnel e la possibilità di potere programmare e gestire con più certezze"

Una “boccata d’ossigeno” per le casse di Bagheria. Lo Stato ha concesso al Comune un mutuo per il dissesto pari a 11 milioni. Questa somma si unisce alla provvista già messa a disposizione dall'amministrazione all’Organo straordinario di liquidazione. “Un passo avanti notevole - si legge in una nota - per l’uscita dal dissesto e il pagamento dei debiti con i creditori”. L'Amministrazione comunale e la terna commissariale formata da Giuseppe Catalano (presidente), da Antonio Gangi e Raffaele Mazzeo si sono confrontati e raccordati sulla ricerca delle risorse per pagare ed estinguere i debiti del Comune.

Un’attività sinergica che ha visto da un lato l’Amministrazione, che ha incrementato l'attività di riscossione e stabilito le risorse disponibili per fronteggiare i debiti, e dall'altro tutte le azioni dell’organo straordinario, che ha predisposto gli atti per l’attivazione del mutuo ventennale che è stato accreditato il 13 maggio nelle casse comunali. Un mutuo pari a 11 milioni circa di euro che sommati ai 4 milioni che sono stati destinati dall'Amministrazione all’organo straordinario di liquidazione consentiranno al Comune di estinguere il debito.     

Dopo la dichiarazione di dissesto che risale a maggio 2014 e dopo l’insediamento dell’organo straordinario il primo dicembre del 2014 è seguita la ricognizione della massa passiva. “Lo scorso anno, dopo aver terminato l’esame della situazione debitoria del Comune, l’Osl - continua la nota - ha formalizzato all’amministrazione comunale la proposta di liquidazione semplificata dei debiti, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 258 del Testo unico per l’ordinamento degli Enti locali”.

L’adozione di questa procedura è stata costantemente riconosciuta, sia dalla giurisprudenza contabile che dalla Direzione centrale per la finanza locale del ministero dell’Interno, quale strumento fondamentale per il risanamento finanziario dell’ente locale colpito dal dissesto e consentirà ai creditori di poter ottenere il soddisfacimento, sia pur parziale, del credito riconosciuto, accelerandone i tempi di liquidazione. L’amministrazione comunale ha aderito alla procedura con la delibera di Giunta numero 24 del 9 marzo 2016.

Il totale dei debiti richiesti e che sono confluiti in massa passiva, come si legge in delibera, era stato valutato in oltre 66 milioni di euro e precisamente in 66.318.06,88 euro. Le istanze ammesse sono pari a poco meno di 30 milioni circa che con l’adesione alla procedura semplificata ha prodotto un abbattimento del debito con una liquidazione immediata. Di conseguenza le provviste di cui ha certificato di aver bisogno l’organo straordinario sono pari a 15.614.671,26 euro.

Tali cifre con la concessione del mutuo e le provviste accantonate dall’amministrazione dimostrano che a breve saranno estinti i debiti e si sarà definitivamente fuori dal dissesto. “Il default dell’ente con la dichiarazione di dissesto ha prodotto una serie di effetti a cascata che hanno irrigidito l’operatività soprattutto in ambito economico-finanziario, ma sin da subito - spiega il sindaco Patrizio Cinque - ci siamo posti il problema di come tutelare i creditori dell’Ente e assicurare la continuità di esercizio del Comune portando avanti tutte le possibili attività per garantire i servizi ai cittadini. Non è stato facile ma incominciamo ad intravedere l’uscita dal tunnel e la possibilità di poter programmare e gestire con più certezze”.

La stessa Commissione di liquidazione - come riferito all'Amministrazione Comunale per le vie brevi - fin dal prossimo mese procederà all'invio progressivo delle proposte di liquidazione semplificata del credito accertato e ammesso a coloro i quali hanno presentato istanza di ammissione alla massa passiva. L'ordine di invio delle proposte, in conformità a quanto deciso nella delibera dell’organo numero 4 del 9 marzo 2016, seguirà quello di presentazione cronologica delle istanze. Tenuto conto del numero di proposte da inviare, si ritiene di potere esaurire la procedura presuntivamente entro un anno.

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