E' morto lo storico e diplomatico Alberto Indelicato, ambasciatore d'Italia nella Berlino Est al momento della caduta del Muro nel 1989 e autore di numerosi libri dedicati a vicende dell'Europa del Novecento. Nato a Palermo il 25 luglio 1930 si è spento nella sua casa romana.

Indelicato è stato diplomatico di carriera dal 1954 al 1997. Ha prestato servizio nelle ambasciate italiane di Innsbruck, Vienna, Buenos Aires, Budapest, Parigi (quale presidente del Cocom - Comitato per l'embargo verso i Paesi comunisti). È stato ambasciatore all'Unesco (1984-1987), a Berlino presso la Repubblica Democratica Tedesca (1987-1990), a Vienna presso l'Agenzia Atomica Internazionale e l'Agenzia delle Nazioni Unite per la lotta alla droga e alla criminalità organizzata (1994-1997). Ha collaborato a varie riviste con saggi e articoli su questioni storiche europee e di politica estera. Ha insegnato storia dell'Europa nelle Università San Pio V e Luiss di Roma.

È autore di varie voci per l'Enciclopedia del Novecento, il Dizionario dell'Integrazione Europea e il Dizionario del Liberalismo Italiano. Ha scritto i libri: "La dottrina Breznev" (1973); "I falsi fascismi. Ungheria, Jugoslavia, Romania 1919-1945" (1980) con prefazione di  Renzo De Felice; "Compasso e martello: vita agonia e morte della Germania comunista" (1999); "Memorie da uno Stato fantasma" (2004);  "Eurolandia contro l'Europa" (2009); "Apologhi e piccoli plagi" (2013); "Spie e professori nell'Ungheria di Kadar" (2014); "Utopisti,  idealisti e politici del XX secolo" (2016); "La distruzione dell'Europa. Islam, due strategie per una conquista" (2018).