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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Le due ruote, il Palermo, la famiglia, l'ultima curva: "Ciao Salvo, ci mancherai"

Salvatore Ilardo, 45 anni, poliziotto in servizio al commissariato Mondello è morto mentre stava andando a lavorare. Il ricordo dei colleghi: "Una vita di fatiche condivise con la moglie e la figlia, era una persona speciale"

Davanti al pronto soccorso ci sono almeno sei volanti, una trentina di colleghi, i suoi familiari e suoi amici. In tanti, nascondendo lo sconforto e le lacrime con gli occhiali da sole, hanno voluto salutare Salvatore Ilardo, il 45enne in servizio al commissariato Mondello che ha perso la vita in un tragico incidente avvenuto stamattina in Favorita. Un padre, un marito, un fratello, un poliziotto. "Era sicuramente - spiega un collega - una persona speciale, solare: il suo buon umore era contagioso. Non è falsa retorica, ci mancherà tanto".

Incidente alla Favorita, muore un poliziotto

Come ogni mattina, ormai da lungo tempo, l’assistente capo Ilardo stava andando a lavorare in sella alla sua moto. Ma stamattina qualcosa è andata storto in quella "curva maledetta", nel primo tratto di viale Diana, e la sua due ruote è finita contro gli alberi. Neanche il casco integrale ha potuto attutire il violento impatto contro un palo in metallo. Per il momento - fanno sapere i vigili urbani - sembrerebbe che non siano stati coinvolti altri mezzi, ma i colleghi e i familiari non vogliono credere che si sia trattato di un incidente autonomo, né che possa essere stato causato dall’alta velocità.

salvo ilardo moto-2"Salvo non era spericolato alla guida. Era semplicemente - aggiunge un altro collega - un padre di famiglia che andava a lavoro con la moto. Aveva la passione per le due ruote, ma faceva giusto qualche giro con gli amici e non si spingeva mai oltre i limiti". Anche le due ruote delle bici erano la sua passione, così come il calcio, i colori rosanero e il suo lavoro. "Non si tirava mai indietro. Era un professionista - afferma un collega - capace di fronteggiare i problemi con dignità e con il sorriso stampato sul volto. Uno stacanovista che di fronte alla difficoltà diceva: ‘futtitinni’, ora in qualche modo risolviamo".

Così affrontava le sue giornate prima di salire a bordo della "sua" volante, in servizio per il commissariato Mondello. In passato lavorava come infermiere, ma dopo aver vinto il concorso ha indossato la divisa e non se la è mai più scucita di dosso. Ha lavorato alla sezione Investigativa e poi è passato al commissariato della borgata marinara. Una vita di fatiche, condivise con la moglie e la figlia "con la quale aveva un rapporto splendido", che lo aveva portato al raggiungimento di un importante traguardo proprio negli ultimi giorni: la fine dei lavori di ristrutturazione della casa che erano finalmente riusciti ad acquistare.

Esprime le sue condoglianze e la vicinanza alla famiglia il segretario provinciale della Consap, Igor Gelarda: "Purtroppo il collega va ad aumentare la foltissima schiera (quasi tremila dall'istituzione della polizia di stato ad oggi) dei poliziotti che sono morti per cause collegate al servizio".

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