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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Termini Imerese

Agente penitenziario si accascia a fine turno e muore, tragedia nel carcere di Termini

L'episodio nella notte fra martedì e mercoledì. A perdere la vita l'assistente capo coordinatore Giuseppe Bonanno, 55 anni. Disposta l'autopsia. Piazza (Ugl polpen): "Personale sottoposto a grande stress, cominciamo a preoccuparci"

Aveva appena concluso il turno, dopo l’ultimo dei tanti giri notturni fra i corridoi e le celle del carcere di Termini, e si era diretto verso il distributore di caffè. Lì avrebbe accusato un malore per poi accasciarsi a terra senza più rialzarsi. Un agente di polizia penitenziaria, il 55enne Giuseppe Bonanno, è morto nella notte tra martedì e mercoledì all’interno dell'istituto penitenziario Cavallacci. Il magistrato ha disposto per lui l’esame autoptico. "Non possiamo dire con certezza che quanto accaduto - dichiara a PalermoToday Antonio Piazza, segretario regionale Ugl polpen - sia collegato alle condizioni lavorative, ma sicuramente siamo sottoposti a grande stress a causa del numero inadeguato di personale impiegato".

L’assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria Bonanno ha lavorato per lungo tempo a Palermo. "Per tanti anni è stato un pilastro dell’Ucciardone. E’ morto - racconta il collega Maurizio Mezzatesta, vicesegretario regionale Ugl polpen - mentre prestava servizio nella sua nuova sede a Termini, vicino al suo paese d’origine. Nella solitudine più totale, morire in servizio all'interno di un carcere, a soli 55 anni. Mi chiedo se a 55 anni si possano ancora tenere certi ritmi lavorativi. Nel nostro corpo martoriato, nell'indifferenza totale, un po’ si muore perché lo decide la mente, un po’ perché lo decide il cuore. Quel cuore grande che avevi Peppe, che ti ha tradito, lontano dai tuoi affetti all'interno di un terribile posto".

peppe bonanno-2Sembrerebbe che l’agente non soffrisse di problemi cardiaci, ma saranno i risultati dell’autopsia a stabilire con esattezza le cause del decesso o eventuali anomalie. "Con il tempo - conclude Piazza - le condizioni dei detenuti sono migliorate, mentre le amministrazioni ripongono poca attenzione verso i loro agenti. Perché il collega stava facendo il turno di notte? Dopo i cinquant’anni di età era prevista l’esenzione dai turni di notte, ma le cose sono cambiate. Cominciamo a preoccuparci per questi episodi che diventano sempre più frequenti, cui si aggiungono anche i suicidi". L’agente Bonanno, originario di Caltavuturo, lascia la moglie e due figli.

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