Policlinico, chemioterapia fatale Rinviata a giudizio l'equipe medica

Muore per un dosaggio eccessivo di farmaci somministrati per la chemioterapia. Il gup di Palermo Daniela Cardamone ha accolto la richiesta del pm Francesco Grassi rinviando a giudizio l'equipe che potrebbe essere responsabile della morte di Valeria Lembo. Sotto accusa quattro medici e due infermieri del reparto oncologico dell'ospedale Policlinico.

Il decesso della donna di 34 anni, sposata e madre di un figlio di 7 mesi, secondo l'accusa sarebbe stato causato da un dosaggio sconsiderato di chemioterapia. Il processo si terrà di fronte al giudice monocratico del tribunale di Palermo. La prima udienza è stata fissata per il 6 febbraio prossimo. Gli imputati sono accusati di omicidio colposo e falsificazione di cartella, ognuno a vario titolo. I medici le avrebbero somministrato una dose dieci volte maggiore rispetto al necessario:  90 milligrammi invece che 9 come prescritto dai protocolli della molecola chemioterapica, la Vinblastina, usata per combattere il morbo di Hodgkin.

“Codici è stato ammesso parte civile nel procedimento – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – ed esprimiamo la massima soddisfazione per tale ammissione, ricordando che la battaglia dell’Associazione contro la malasanità e gli errori medici continua imperterrita senza sosta. Una battaglia lunga e complessa, anche contro tutti i disservizi e le inefficienze di un servizio sanitario che troppo spesso non riesce a rispondere alle esigenze dei cittadini. Tale battaglia richiede un confronto aperto tra cittadini, Istituzioni, operatori, esperti, associazioni ed organizzazioni che operano nel settore. E proprio da tale esigenza è nata l’idea di lanciare il Forum Codici 'Sanità e servizio alla persona', un luogo neutro e franco in cui confrontarsi, lanciare proposte, rivendicare il diritto alla salute. Per portare avanti - conclude - e insieme la battaglia contro la malasanità.