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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Disastro aereo in Etiopia, la moglie di Tusa: "Spero in una tomba su cui piangere"

Così Valeria Patrizia Livigni, parlando con gli amici che sono andata a trovarla nella loro casa in piazza Ignazio Florio. La donna prima di Natale aveva accompagnato il marito a Malindi e avevano fatto la stessa rotta. Gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio di una squadra per indagare sulle cause

"Spero di avere almeno una tomba su cui piangere mio marito...". Così Valeria Patrizia Livigni, moglie di Sebastiano Tusa, assessore regionale ai Beni culturali e archeologo di fama mondiale morto ieri nel disastro aereo in Etiopia, parlando con gli amici che sono andata a trovarla nella loro casa in piazza Ignazio Florio.

La donna, direttrice del Museo Riso, prima di Natale aveva accompagnato il marito a Malindi e avevano fatto la stessa rotta. Tusa anche stavolta era diretto in Kenya per una conferenza internazionale promossa dall'Unesco con la partecipazione di archeologi provenienti da tutto il mondo.

Così invece il figlio, Andrea Tusa: "Mio padre - sono le parole riportate dall'agenzia Adnkronos - e sono in tanti a dirlo, era la persona più forte che io abbia mai conosciuto nella mia vita, la persona più determinata e convinta di quello che faceva". Andrea ricorda il padre come un uomo "che aveva un amore infinito per quello che faceva e per sua terra. Non lo dico perché sono suo figlio, ma non ho mai conosciuto nessun altro che avesse una dedizione per la sua terra e il lavoro che faceva, nonostante le problematiche che interessano la nostra terra e le condizioni e le persone che gli mettevano i bastoni tra le ruote". "Ho tante cose da ricordare di mio padre - conclude - ma posso dire solo questo: era il mio modello di vita ma non solo per me anche per tante altre persone".

Anche Terrasini piange la morte di Tusa: bandiere del municipio a mezz'asta 

Le indagini

Intanto gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio di una squadra per indagare sulle cause che hanno provocato il disastro aereo. Secondo quanto annunciato da Washington, verranno inviati quattro investigatori del National Transportation Safety Board e della Federal Aviation Administration per lavorare "insieme alle autorità dell'aviazione civile dell'Etiopia per indagare sulle cause dell'incidente".

Lo schianto

Il volo ET 302 ha lasciato l'aeroporto di Bole ad Addis Abeba alle 8.38 ora locale, prima di perdere il contatto con la torre di controllo pochi minuti dopo le 8.44. Si è schiantato vicino alla città di Bishoftu, 62 chilometri a sud-est della capitale. Come riferito da Gebremariam, l'aereo "aveva effettuato una sosta di oltre tre ore a terra dopo essere arrivato dal Sudafrica - ha spiegato in una conferenza stampa -, è arrivato senza problemi ed è stato fatto ripartire senza problemi".

L'emergenza

Il pilota del Boeing 737 si era accorto che il velivolo aveva un problema ed aveva chiesto ed ottenuto dai controllori di volo dell'aeroporto di Addis Abeba, da dove era decollato pochi minuti prima, di tornare a terra con un atterraggio di emergenza. A riferirlo il Ceo della compagnia Gebremariam. "I dati della rete ADS-B di Flightradar24 mostrano che la velocità verticale era instabile dopo il decollo" ha affermato l'organizzazione di rilevamento dei voli con sede in Svezia su Twitter. Il comandante ed il primo ufficiale dell'aereo della Ethiopian Airlines precipitato oggi erano piloti di grande esperienza, ha poi aggiunto il Ceo, che ha sottolineato come il Boeing 737 Max-8 avesse passato l'ultimo controllo di routine di manutenzione il 4 febbraio scorso.

Il cordoglio della politica

"Esprimo la mia vicinanza alle loro famiglie e alla Regione Sicilia per la perdita dell'assessore Sebastiano Tusa". Così il vicepremier Luigi Di Maio, cui ha fatto eco il collega Matteo Salvini: "Dolore e preghiera per tutte le vittime della tragedia aerea in Africa, siamo vicini ai famigliari e lo saremo anche in futuro".

"Tusa era una persona capace e perbene", ha aggiunto il presidente di Fdi Giorgia Meloni. "Esprimo il mio più vivo cordoglio, anche a nome del Senato, ai familiari delle vittime, molte delle quali in Africa per ragioni umanitarie. Partecipo al dolore della Regione Sicilia per la perdita dell’assessore Sebastiano Tusa", ha invece commentato il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati..

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