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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Domani il ministro Giannini a Palermo: gli studenti Medi pronti a contestare

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

In occasione del festival "Repubblica delle Idee", che si terrà  a Palermo presso il Teatro Massimo, sabato 18 ottobre sarà presente nel capoluogo siciliano il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, autrice delle linee guida della prossima possibile riforma scolastica chiamata da Renzi “La buona scuola”.

I motivi che ci portano a non accordare alcuna fiducia a questa riforma, che si mostra in continuità con le precedenti in materia scolastica, è la privatizzazione della scuola pubblica che si verrebbe a creare. Economia aziendale, marketing, comunicazione, privato e impresa, sponsor, ranking e classifiche: categorie , concetti e parole che con una sana visione della formazione pubblica non dovrebbero entrarci proprio niente. Eppure è da anni che li sentiamo affiancati a progetti sulle nostre scuole,  che presentati come "pilastri per il futuro della scuola", non rappresentano nient'altro che processi di esclusione e divisione tra i giovani.

Vogliono privatizzare le scuole, non finanziandole e costringendo le dirigenze scolastiche a chiedere il sostegno di privati per il funzionamento, a cui poi garantire validi ritorni economici; vogliono precarizzare il ruolo docente celando la questione dietro l'annunciata stabilizzazione di migliaia di precari ma al contempo negando libertà di insegnamento, scelta dei programmi, indirizzi educativi plurali; vogliono farci pagare ancora di più in tasse e spese accessorie; vogliono regalarci come schiavi alle aziende che attraverso la logica dei tirocini formativi ci useranno come manodopera gratuita.

Opporsi a tutti ciò è per noi un dovere, non un esercizio di principio. Vogliamo bloccare questi piani, far saltare il banco e salvare la scuola pubblica da chi ci vuol speculare per sé (governo) e per gli altri (imprese e privati).

Per questo invitiamo gli studenti e i docenti in piazza, questo sabato, per contestare il ministro Stefania Giannini mentre sarà a raccogliere, qui a Palermo quei pochi elogi di quei pochi soggetti che approvano questa riforma. Vogliamo che il governo sappia che, dopo le giornate del 3 e 10 ottobre che hanno visto migliaia di studenti opporsi alla privatizzazione della scuola pubblica ad opera di questo Governo, troverà accoglienze simili ogni volta che proverà a mettere in discussione i nostri diritti, le nostre istanze. Vogliamo ricordare alla classe politica di questo paese che la buona scuola passa solo e soltanto da chi, come noi, lotta per riprendersi presente e futuro.

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