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Cronaca

Cosa nostra vuole uccidere Di Matteo, il pm della trattativa

Secondo due lettere anonime rivelate da "Il fatto quotidiano" il magistrato sarebbe a rischio. Dietro il disegno ci sarebbe Matteo Messina Denaro in persona. Riunito d'urgenza il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

Matteo Messina Denaro vuole uccidere Nino Di Matteo. L’attuale capo di Cosa nostra secondo gli inquirenti ha lanciato un avviso, rivelato dal Fatto Quotidiano, al magistrato che sta indagando sulla trattativa tra Stato e mafia.

L’avvertimento chiaro, senza giri di parole, sarebbe arrivato – secondo quanto riporta il giornale diretto da Antonio Padellaro - con due lettere anonime recapitate in procura qualche giorno fa: “Amici romani di Matteo (Messina Denaro, ndr) hanno deciso di eliminare il pm Nino Di Matteo in questo momento di confusione istituzionale, per fermare questa deriva di ingovernabilità. Cosa nostra ha dato il suo assenso, ma io non sono d’accordo”. A scrivere è, a suo dire, uno dei membri del commando di morte, in grado di fornire una serie di notizie riservate e dettagliate sugli spostamenti quotidiani (e sui punti deboli della protezione) del pm che indaga sulla trattativa mafia-Stato.

Queste informazioni precise e circostanziate, assieme ad altre indicazioni su depositi di armi e di esplosivo nascosti in alcune borgate palermitane – si legge ancora - hanno indotto la Prefettura a riunire d’urgenza il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per rafforzare la scorta e la vigilanza al magistrato più esposto e isolato d’Italia. Il procuratoe Francesco Messineo ha convocato immediatamente una riunione tra polizia, carabinieri, dia e guardia di finanza, e Di Matteo è stato ascoltato dai colleghi di Caltanissetta per verificare la corrispondenza tra le notizie fornite dall’anonimo e i suoi effettivi spostamenti.

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