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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Folla e silenzio per la strage del mare, Orlando: "Orgoglioso di Palermo"

Dopo la tragedia nel Canale di Sicilia organizzata dalla Consulta delle culture un'assemblea aperta ai cittadini. Il sindaco: "Palazzo Cefalà non è bastata per ospitare tutti gli intervenuti". Presto al Foro Italico il monumento al migrante ignoto

Dopo la tragedia dei migranti nel Canale di Sicilia, Palermo si è "ritrovata" a Palazzo Cefalà per un'assemblea aperta ai cittadini, organizzata dalla Consulta delle culture. L'assemblea è iniziata con un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime del mare. All'incontro - assai affollato - erano presenti, tra gli altri, il presidente della Consulta, Adham Darawsha con i membri della Consulta, il prefetto Francesca Cannizzo, il sindaco Leoluca Orlando, con la Giunta, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, i consiglieri comunali, il corpo consolare della città, i membri del mondo dell'associazionismo e i componenti delle organizzazioni sindacali. Presente anche il console generale del Ghana in Italia, Mohammed Hussein, don  Sergio Mattalliano della Caritas e il neo sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, Elisa Buscemi.

"Sottolineo con orgoglio la grande risposta della città di Palermo a questa tragedia - ha detto Leoluca Orlando - testimoniata dal fatto Palazzo Cefalà non è bastata per ospitare tutti gli intervenuti. Sono grato alla Consulta delle culture per aver organizzato questo momento di riflessione. Questa riunione dà voce ai sentimenti che la città esprime in questo momento. Quella che si è verificata domenica è l'ennesima strage degli innocenti, frutto degli egoismi della politica europea, e non è un caso se oggi parliamo di euro-genocidio, perché l'Unione europea rischia di passare alla storia per essere stata complice di queste tragedie".

"Al termine del convegno internazionale "Io sono persona" - ha ricordato il sindaco Orlando - abbiamo approvato la "Carta di Palermo", un documento che prevede l'abolizione del permesso di soggiorno, che è diventato uno strumento di tortura, e una radicale riforma delle norme sulla cittadinanza. La mobilità è un diritto inalienabile e tutti hanno il diritto di scegliere dove vivere, dove tentare di sopravvivere, e dove morire. Chiedo cortesemente al prefetto, che ringrazio per il grande lavoro svolto nell'accoglienza dei migranti e per l'eccellente coordinamento effettuato, presso il porto di Palermo, in questi giorni di sbarchi, che si faccia portavoce presso il governo nazionale di queste nostre richieste, fra cui quella di creare un corridoio umanitario. Presto - ha concluso Orlando - sarà collocato al Foro Italico il monumento al migrante ignoto, perché questa è la nuova guerra dei nostri giorni che sta provocando un'ecatombe".

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