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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Estorsione con metodo mafioso, chiesti 3 anni e 6 mesi per l'ex capitano rosanero Miccoli

Si è conclusa con questa richiesta la requisitoria del sostituto procuratore generale nel processo d’appello al calciatore, già condannato in primo grado. Programma per il 2 ottobre l'arringa difensiva

Chiesti nuovamente 3 anni e 6 mesi di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso per l’ex capitano del Palermo Fabrizio Miccoli. Ad avanzare la richiesta è il sostituto procuratore generale di Palermo Ettore Costanza che ha concluso oggi la requisitoria nel processo d’appello al calciatore, già condannato in primo grado proprio a 3 anni e 6 mesi. Il 2 ottobre il legale dell'ex bomber, l'avvocato Castronovo, terrà la sua arringa difensiva. 

Secondo quanto ricostruito dall'accusa l’ex bomber rosanero, tra il 2010 ed il 2011, avrebbe incaricato il suo amico Mauro Lauricella, il figlio del boss della Kalsa (Antonino detto “Scintilluni”), di recuperare un credito di 12 mila euro vantato dall’ex fisioterapista del Palermo dal suo allora socio nella gestione della discoteca “Paparazzi” di Isola delle Femmine, l’imprenditore Andrea Graffagnini. Lauricella - sempre secondo l’accusa - si sarebbe dato da fare e avrebbe utilizzato metodi particolarmente violenti per svolgere il suo compito. 

Mentre Lauricella ha scelto di farsi processare col rito ordinario ed ha avuto un anno per violenza privata (l'accusa di estorsione è caduta), Miccoli - giudicato in abbreviato - ha avuto 3 anni e 6 mesi. Inizialmente il sostituto procuratore Maurizio Bonaccorso, che ha coordinato le indagini della Dia, aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo per Miccoli. Un altro giudice, Fernando Sestito, aveva invece disposto l’imputazione coatta e da qui l’inevitabile richiesta di rinvio a giudizio per il calciatore salentino.

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