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Cronaca

Ospedali come campi di battaglia e medici aggrediti: "Servono punizioni più severe"

Il direttore generale dell'ospedale Civico, Giovanni Migliore, chiede tolleranza zero per chi minaccia e picchia gli operatori sanitari. Il manager lancia l'idea di una raccolta di firme per presentare un disegno di legge di iniziativa popolare

"I professionisti sono pubblici ufficiali e devono essere tutelati nei luoghi di cura con norme e provvedimenti adeguati, anche e soprattutto per salvaguardare il diritto alla salute di tutti i pazienti". A parlare è Giovanni Migliore, direttore generale dell'ospedale Civico (nella foto), dopo i numerosi episodi di violenza accaduti nei nosocomi cittadini. Negli ultimi giorni, infatti, le corsie sono diventate delle "trincee" con medici e infermieri bersaglio di aggressioni da parte di pazienti e loro familiari.

Dalla sua pagina Facebook, Migliore - che è anche vicepresidente nazionale della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere - torna a chiedere tolleranza zero per chi minaccia e aggredisce gli operatori sanitari e rilancia quanto detto al Giornale di Sicilia: l'idea di una raccolta di firme per presentare un disegno di legge di iniziativa popolare che inasprisca le sanzioni in caso di aggressioni negli ospedali e nelle case di cura.

Proprio al Civico tra giovedì e venerdì si sono vissute scene di follia, con un infermiere aggredito due volte nel giro di poche ore, porte divelte a pugni, inseguimenti lungo i corridoi e medici barricati in una stanza in attesa dell’arrivo della polizia. Non un episodio isolato, però. Ma l'ultimo di una lunga lista: al Cervello un inserviente è stato colpito per aver invitato i parenti dei pazienti a liberare la stanza -  sovraffolata - durante la distribuzione dei pasti. Prima di lui un medico di Villa Sofia è stato picchiato con un casco da moto dal padre di un paziente. E ancora all'ospedale dei Bambini, medici e infermieri sono diventati bersaglio di un genitore disperato per la morte del figlioletto.

giovanni migliore direttore generale civico-2"L'intervento della polizia - spiega Migliore - è stato immediato. Per questo pensiamo a una iniziativa che renda più efficace l'azione delle forze dell'ordine. Proporrò l'ipotesi di una aggravante specifica per i reati commessi contro chi esercita le professioni sanitarie. Contestualmente solleciteremo l'intervento delle associazioni dei pazienti. Venerdì al tavolo convocato dal prefetto con tutti i manager della Sanità chiederò che venga emessa una direttiva alle forze dell'ordine perchè già adesso possano essere adottate misure più efficaci". 

La presa di posizione del manager del Civico segue quella della direzione strategica degli ospedali Villa Sofia-Cervello che ha inviato una lettera all'assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza e ai direttori due due dipartimenti regionali della Sanità sottolineando che "il fenomeno assume per la crescente frequenza connotati francamente preoccupanti per il personale sanitario che svolge quotidianamente con competenza e dedizione compiti delicati e faticosi. Oggi - lamentano i dirigenti - non è più lecito morire senza che sia colpa di qualcuno. Non è più lecito ammalarsi senza che qualcuno ci possa spiegare chi è il colpevole di una mancata 'diagnosi precoce' o 'prevenzione dovuta'".

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