Entra al Policlinico con una gamba rotta, muore una settimana dopo: esposto dei familiari

Entra in ospedale con una frattura al piede e muore dopo una settimana dopo. E' successo a Maria Rita La Mantia, 43 anni, ricoverata al Policlinico dopo una caduta e deceduta al reparto di Rianimazione del Civico per insufficienza respiratoria e renale. Se sia stato un caso di malasanità o meno saranno i giudici a deciderlo, perchè i familiari vogliono vederci chiaro e hanno presentato un esposto in Procura.

Eppure era iniziato tutto dopo una banale caduta in strada. I passanti chiamano un'ambulanza e Maria Rita viene prima trasportata al pronto soccorso del Policlino, poi ricoverata in Ortopedia e quindi operata per una frattura alla tibia. Ma dopo l'intervento la donna, che il prossimo 8 luglio avrebbe compiuto 44 anni, non si riprende. Per questo 5 giorni dopo viene trasferita al reparto di Rianimazione del Civico, ma nella notte muore per un arresto cardiorespiratorio "dovuto - si legge nel referto - a uno shock settico e un'insufficienza renale acuta".

Ma i familiari non ci stanno. Secondo loro qualcosa non è andata per il verso giusto. Maria Rita, volontaria della chiesa Santa Maria di Gesù di Belmonte Chiavelli, secondo loro godeva di ottima salute prima di entrare al Policlinico. Per questo - difesi dall'avvocato Salvatore Romeo - hanno presentato un esposto in Procura dove viene anche chiesto un accertamento delle cause della morte e un attento esame delle cartelle cliniche registrate nei due ospedali. Dal Policlinico fanno sapere che sono pronti ad attivare tutte le procedure previste nella gestione del rischio clinico per fare piena luce su ciò che è accaduto.

Domani intanto si svolgeranno i funerali di Maria Rita. Alle 10 è prevista la funzione presso la Chiesa di Santa Maria di Gesù. "Vola in cielo Rita. Vola serena. Con i tuoi sogni e le tue promesse. La tua semplicità è stata il riflesso del tuo sorriso. La tua vita è stata tutta nel tuo sorriso che gratuitamente hai donato agli altri. Il tuo ricordo e la tua umiltà rendono dolce questo tuo congedo pur nella tristezza di questo distacco. Il mio ricordo è legato a questa tua immensa naturalezza ma anche alla tua fragilità. Grazie per tutto questo perché sapevi anche sdrammatizzare ogni cosa. Perdonaci Rita se a volte ti abbiamo trascurato quando tu eri sempre presente. Non ti dimenticheremo. E tu non dimenticarci e li dall'alto del tuo cielo pensa anche a noi". Questo uno dei tanti messaggi postati sulla pagina Facebook di Maria Rita.