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Cronaca

Dottorando senza borsa premiato da Barilla: ha “scoperto” il mattone fotovoltaico

Il giovane ingegnere Marco Morini, palermitano di 25 anni, dottorando senza borsa in Architettura dell'Ateneo e unico rappresentante maschile al concorso "Barilla per i Giovani" ha vinto un assegno da 40 mila euro per continuare i suoi studi

Si è aggiudicato una delle 10 borse di studio, del valore di 40.000 euro, messe in palio da Barilla. Lui è il giovane ingegnere Marco Morini, palermitano di 25 anni, dottorando senza borsa in Architettura dell’Ateneo e unico rappresentante maschile al concorso “Barilla per i Giovani. L’idea di un "mattone fotovoltaico” in vetro, che potrebbe sostituire i normali materiali edili per costruire edifici sostenibili e autonomi dal punto di vista energetico è correlata allo spin-off accademico “SBskin”, fondato dalla prof.ssa Rossella Corrao con Luisa Pastore e dallo stesso Morini e incubato all’interno del Consorzio Arca. Una grossa soddisfazione, se si tiene conto del fatto che le idee inviate sono state più di 400.

"L'idea – spiega lo stesso Morini - è nata con la mia tesi di laurea in Ingegneria Edile-Architettura, continuando un lavoro di ricerca sul vetromattone, coordinato dalla mia relatrice, la Professoressa Rossella Corrao dell’Università di Palermo. Insieme all’ingegnere Luisa Pastore, abbiamo sviluppato pannelli innovativi e multifunzionali in vetromattone per la costruzione di facciate e coperture di edifici in grado di produrre energia dal sole, raggiungere elevati valori di isolamento termico e, allo stesso tempo, abbattere i costi di costruzione degli edifici”.

Con questi soldi, Morini potrà completare la propria formazione e contribuire all’ulteriore sviluppo di SBSkin. “Li spenderò per portare avanti il nostro progetto – dichiara Morini - visto che i fondi universitari sono sempre pochi, e per partecipare a conferenze e congressi di aggiornamento. Finalmente non dovrò più chiedere una mano ai miei”. Oltre alla soddisfazione personale, questa vittoria rappresenta un grande riconoscimento per tutti e tre i fondatori di SBSkin, una giovane startup che continua a fare incetta di premi.

“L’obiettivo – continua Morini che ora si trova in Danimarca per motivi di studio - è quello di ottimizzare le prestazioni energetiche degli edifici che, a causa degli elevati consumi elettrici, sono i maggiori responsabili delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, e renderli in grado di produrre energia pulita. Tutto questo, però, senza tralasciare un aspetto fondamentale: la qualità estetica. Troppo spesso il fotovoltaico viene considerato una tecnologia brutta e da aggiungere a posteriori a un edificio, noi pensiamo invece possa essere integrato in maniera intelligente e “attraente”.

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