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Cronaca

Era uno dei comici più noti di Zelig, ora dorme in auto: da Palermo parte gara di solidarietà

Il cabarettista Marco Della Noce, il "capomeccanico Ferrari" star della trasmissione televisiva Mediaset, racconta il suo dramma: "Soffro di depressione, guai iniziati con la separazione dalla moglie". Il mago Scimemi: "Aiuteremo il collega"

Ricordate il capomeccanico Oriano Ferrari che si diverte a fare scherzi a "Sochmacher", storpiando con un irresistibile accento modenese il cognome del grande pilota iridato della Ferrari? il cabarettista Marco Della Noce era una delle star di Zelig, con i suoi mitici racconti in tuta rossa Ferrari era uno tra i più applauditi della nota trasmissione tv, ma per lui il destino è amaro. Come racconta il quotidiano il Giorno Della Noce è passato dalle luci della ribalta al buio di una notte trascorsa all’interno della propria automobile, di fianco al marciapiede. Sfrattato nei giorni scorsi dalla sua abitazione di Lissone, in Brianza, in condizioni economiche decisamente precarie, Dalla Noce si è visto costretto a chiedere aiuto ai servizi sociali che nell’immediato non hanno però potuto aiutarlo lasciandolo di fatto in mezzo alla strada. 

I comici e gli attori, tra cui Stefano Chiodaroli, Francesco Rizzuto, Enzo Polidoro, Eugenio Chiocchi, stanno cercando di organizzare una serata con spettacoli per raccogliere fondi da dare al cabarettista. Una gara di solidarietà, che vede come protagonista anche il mago Francesco Scimemi, palermitano (nella foto a destra): ''Cercheremo - ha detto all'Ansa - anche di sensibilizzare l'amministrazione comunale di Lissone affinché possa trovare al più presto al collega che per ora dorme in automobile una sistemazione dignitosa''. MAGO SCIMEMI-2

Questo lo sfogo di Dalla Noce: "Mi hanno promesso che nei prossimi giorni cercheranno di trovare una sistemazione. Nel frattempo dovevo arrangiarmi. Mai avrei pensato che dopo trentacinque anni trascorsi a fare ridere la gente mi sarei trovato a piangere per una situazione veramente difficile che non auguro a nessuno". I guai per il cabarretista sono iniziati con la separazione dalla moglie che ha preteso gli alimenti per i due figlioli, arrivando a chiedere il pignoramento della partita Iva, dettaglio questo che ha fatto precipitare l’attore e doppiatore cinematografico in una spirale dalla quale non ha più potuto uscire.

"Stavo girando una scena con Massimo Boldi – ha confidato – quando mi comunicarono dell’avvenuto pignoramento. Un fulmine a ciel sereno. Un provvedimento che ha avuto conseguenze tanto che ha quasi azzerato la mia visibilità professionale. Le televisioni e le agenzie mi hanno chiuso la porta in faccia così come molti colleghi hanno preferito ignorarmi. Soffro di depressione e in questo momento sono in cura presso l’ospedale Niguarda. Sto vivendo un dramma interno che mi lacera".

Della Noce che ora ha 59 anni, era stato notato da Antonio Ricci nel 1989 che lo ha voluto a Drive In partecipando poi a numerose trasmissioni televisive. Ora conta sull'aiuto concreto che gli è arrivato dai titolari e da alcuni avventori del Bar Real di Lissone e anche l’associazione Papà Separati Lombardia Onlus si è schierata con Della Noce. "Purtroppo - ha affermato il vicepresidente Renato Aprile - i papà separati rappresentano i nuovi poveri della nostra società. Mogli pretenziose e l’accanimento dei giudici creano delle situazioni veramente drammatiche. Quella vissuta da Marco Dalla Noce non è purtroppo che una delle tante vicende di cui ci occupiamo ogni anno".

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