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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Record di alberi caduti, maltempo o incuria? "In alcuni casi è mancata la prevenzione"

A dirlo è l'agronomo Claudio Benanti, responsabile della società che per conto del Comune si occupa del controllo della stabilità degli alberi. Operai del Comune in azione: 180 gli alberi caduti e i rami spezzati. "Budget per il verde insufficiente, un software per monitorare le piante"

Sono 180 gli alberi caduti e i rami spezzati a causa delle raffiche di vento che ieri hanno colpito la città. Numeri da record. Oggi diverse squadre del settore Verde sono intervenute per mettere in sicurezza gli alberi pericolanti e rimuovere quelli finiti in strada. Un intervento da parte di Amap si è invece reso necessario a Piana degli Albanesi, dove il vento ha danneggiato l'impianto di sollevamento e pompaggio dell'acqua del lago. Per non ridurre la portata idrica verso la città, l'azienda acquedotto ha deciso un maggiore prelievo dallo Scansano. L'intervento di riparazione a Piana degli Albanesi si dovrebbe concludere entro le prossime ore.

Nel day after si fa la conta dei danni - nessuno è stato riscontrato ad immobili di proprietà comunale, fa sapere Palazzo delle Aquile - e si prova a capire il perché di così tanti alberi caduti. Colpa solo del maltempo o anche l'incuria ha fatto la sua parte? "C'è una componente di fatalità dovuta al forte vento, ma in alcuni casi è mancata la prevenzione". A dirlo è Claudio Benanti, agronomo e responsabile scientifico della 5PV, la società che per conto del Comune si occupa del controllo della stabilità degli alberi. Secondo Benanti la mancata prevenzione va imputata "a errate scelte varietali d'impianto (ovvero alberi non adatti al contesto nel quale sono stati piantati), scavi e lavori che non hanno tenuto conto della presenza degli alberi, potature troppo drastiche che in prima battuta hanno eliminato il pericolo ma che a lungo hanno indebilito la pianta".

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Claudio Benanti-2Le responsabilità non sono solo del Comune. In città ci sono 75mila alberi di pertinenza comunale (un terzo dei quali all'interno del parco della Favorita) e circa 40mila in aree private. "Per quelle che sono le risorse a disposizione per la cura del verde - sostiene Benanti - il Comune è tutt'altro che negligente. Il problema è che il budget dovrebbe essere incrementato perché solo in minima parte si riesce a intervenire". Mediamente sono 1.500 gli alberi ogni anno controllati. "Tra questi nessuno ha subito danni" riferisce il responsaile scientifico della 5PV, che auspica una svolta informatica. "Abbiamo proposto al Comune l'introduzione di un software per monitorarli tutti e intervenire in modo mirato, soprattutto nelle zone ad alta fruibilità pedonale e veicolare. E ciò indipendentemente quindi dalle risorse disponibili",

L'equazione è semplice: più controlli, più sicurezza. Al netto di eventi eccezionali come il vento di ieri. "Infine - conclude Benanti - andrebbe anche sensibilizzata e informata la gente sui metodi che permettono di capire il 'comportamento' di un albero".

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