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Totò Riina, sospeso il processo: "Accertare il suo stato di salute"

Il processo milanese che vede il Capo dei Capi imputato per presunte minacce al direttore del carcere di Opera, Giacinto Siciliano, è stato sospeso per verificare le condizioni dell'ex boss già condannato all'ergastolo

Il processo milanese che vede Totò Riina imputato per presunte minacce al direttore del carcere di Opera, Giacinto Siciliano, è stato sospeso per accertare le condizioni di salute dell'ex boss di Corleone. Lo hanno stabilito i giudici della sesta sezione penale accogliendo la richiesta degli avvocati Mirko Perlino e Luca Cianferoni, difensori del cosiddetto "capo dei capi" di Cosa Nostra.

Nell'udienza di questa mattina, i due legali hanno chiesto "copia delle cartelle cliniche" del boss detenuto in regime di 41 bis nel reparto detenuti dell'ospedale Maggiore di Parma. Documenti, hanno sottolineato, che finora "ci sono stati sempre negati" ma che sono necessari per stabilire se Riina sia davvero in grado di partecipare al processo. Per la difesa, infatti, attualmente il boss non è in condizione di partecipare in modo cosciente alle udienze.

Contro la richiesta della difesa si è schierato il pm Bruna Albertini. Il collegio di giudici presieduto da Raffaele Martorelli ha, tuttavia, disposto l'acquisizione della cartella clinica e di una relazione sanitaria sullo stato di salute dell'imputato. Nell'udienza fissata per l'11 luglio il Tribunale deciderà se disporre una perizia per accertare la sua capacità partecipare coscientemente al processo.

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