I testimoni di giustizia siciliani verranno assunti dalla Regione. I primi 13 prenderanno servizio nei prossimi giorni e altri 35 a maggio dopo l'approvazione della Finanziaria. Ad annunciarlo è lo stesso governatore Rosario Crocetta.

"E' un piano certo con un preciso crono-programma - afferma - siamo l'unica regione d'Europa, che ha varato una norma sui testimoni di giustizia e siamo un esempio per tutto il Paese. Per evitare tra l'altro problemi ad alcuni testimoni che vivono in località protetta e che non possono rientrare in Sicilia, sulla base delle valutazioni del ministero dell'Interno, si è svolto un incontro con il viceministro Bubbico e il presidente della Conferenza delle regioni Chiamparino, per potere destinare in comando in altre regioni - a spese della Regione Siciliana - i nuovi assunti".

Il testimone di giustizia è colui che non avendo commesso alcun reato (ma spesso essendone stata vittima) decide di collaborare con lo Stato fornendo informazioni utili alle indagini e così mettendo a rischio la propria vita e quella dei propri familiari. "L'istruttoria ovviamente ha richiesto circa 6 mesi, che non ci sembrano proprio tempi lunghi, - aggiunge Crocetta - in considerazione del fatto che per ogni testimone va accertato da parte del Ministero l'effettivo contributo dato alla giustizia, la necessità di protezione dell'anonimato, la scelta del luogo dove possono svolgere il servizio in considerazione della necessità di tutela dei medesimi. Siamo orgogliosi di avere fatto, grazie anche all'apporto di tutta l'Ars, e siamo gli unici in Europa, una legge che sostiene le vittime innocenti del racket delle estorsioni e della mafia che si sono ribellate. Ovviamente la necessità di assumerli in due tranche, - afferma - dipende dalle previsioni di bilancio, ma in ogni caso per l'assunzione viene rispettato l'ordine cronologico di presentazione delle domande. Comunque ribadisco, entro maggio saranno assunti tutti".

Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell'associazione nazionale testimoni di giustizia, Ignazio Cutró, secondo il quale   "Si scrive così un'importante pagina di storia umana e politica di lotta alle mafie e di sostegno a coloro che denunciano". Nei mesi scorsi i testimoni di giustizia erano scesi in piazza per rivendicare l'assunzione da parte della pubblica amministrazione.