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Segni particolari: "pacchiuni" e introvabile, resta un palermitano nella "top 3" dei super ricercati

In seguito all'arresto di Marco Di Lauro, avvenuto a Napoli dopo 14 anni di latitanza, all'appello mancano solo Giovanni Motisi, il boss mafioso Matteo Messina Denaro e il sardo Attilio Cubeddu. Il killer di fiducia di Totò Riina è sparito dalla circolazione dal 1998

In seguito all'arresto di Marco Di Lauro, avvenuto a Napoli dopo 14 anni di latitanza, sono tre i nomi dei super latitanti che restano sulla lista dei ricercati dalle forze dell'ordine. Si tratta del palermitano Giovanni Motisi, del boss mafioso Matteo Messina Denaro e del sardo Attilio Cubeddu. Ecco chi sono e da quanto tempo dura la loro latitanza.

Chi è Giovanni Motisi

Nell'elenco del Ministero dell'Interno - tra i "top 3" c'è il sessantenne palermitano Motisi, ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso e altro, dal 2002 per strage ed altro. Deve scontare l'ergastolo. Chiamato "'u pacchiuni" ("il ciccione") Giovanni Motisi era considerato il killer di fiducia di Totò Riina, secondo un collaboratore di giustizia presente anche quando si parlò per la prima volta di ammazzare il generale Dalla Chiesa. Nel '99, durante la perquisizione della sua villa di Palermo, all'Uditore (nei pressi di via Bernini, la stessa zona in cui ha trascorso gli ultimi anni di latitanza Totò Riina con la moglie e i figli) spuntò una fitta corrispondenza tra lui e la moglie Caterina Pecora, figlia di costruttori in odore di mafia. Ovvero bigliettini recapitati da 'postini' fidati assieme a vestiti e regali.

Ed è dello stesso anno l'ultima 'apparizione' certa in Sicilia di "'u pacchiuni", alla festa di compleanno della figlia: nelle foto ritrovate diversi anni dopo risaltano le pareti coperte con lenzuola bianche per non far riconoscere il posto. Da allora, più niente o quasi tanto da alimentare il sospetto - ricorrente nelle grandi latitanze - che Motisi possa essere morto. Ma la caccia a 'u pacchiuni, non è stata dichiarata definitivamente chiusa. Una delle ipotesi è che sia nascosto in Francia. Angelo Casano, che per un periodo è stato subalterno di Motisi, ha raccontato che nel 2002 il boss fu destituito dalla reggenza di Pagliarelli. Al suo posto tornò Nino Rotolo, trasferito ai domiciliari per motivi di salute. 

Nel 2007. Gianni Nicchi, 'u picciutteddu, il picciotto diventato capomafia a Pagliarelli, il regno dei Motisi, prima di finire in carcere, aveva dato mandato a qualcuno di trovargli un collegamento con il latitante per frenare l'avanzata di Salvatore e Sandro Lo Piccolo, i signori di San Lorenzo. Nel 2016 Giovanni Motisi è stato inserito nella lista dei criminali più ricercati d'Europa promossa dall’Europol.

Chi è Matteo Messina Denaro

E' invece ricercato dal 1993, per associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti, furto e altro il cinquantaseienne Matteo Messina Denaro originario di Castelvetrano, in provincia di Trapani. 

Chi è Attilio Cubeddu

In questa lista ristretta c'è infine anche Attilio Cubeddu, sardo di 72 anni. Ricercato dal 1997 per non aver fatto rientro, al termine di un permesso, nella Casa Circondariale di Badu è Carros in provincia di Nuoro dove era detenuto per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. 

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