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Mafia Villabate / Viale Europa

Villabate, sequestrati beni ad imprenditore "vicino" alla mafia

I carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequetro riguardante i beni di Salvatore Arena, alcuni "girati" al figlio ed al genero. Secondo gli investigatori si tratta di disponibilità riconducibili al reggente di Villabate, Giovanni D'Agati

Colpo alla mafia da 10 milioni di euro. I carabinieri del Nucleo investigativo hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro riguardante i beni riconducibili a personaggi mafiosi della famiglia di Villabate. Il provvedimento finalizzato alla confisca ha colpito Salvatore Arena, nato a Catanzaro nel 1960, e tratto in arresto nel febbraio del 2009 al termine dell'operazione "Senza frontiere" (GUARDA IL VIDEO).

Il decreto di sequestro, disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione presso il Tribunale di Palermo, è arrivato dopo una lunga serie di indagini che hanno evidenziato come Arena si fosse adoperato per aggirare disposizioni e leggi in materia di misure di prevenzione. Aveva intestato fittiziamente l'agenzia di scommesse "Intralot" al figlio ed al genero, entrambi arrestati nella stessa operazione. Ma quell'attività, secondo gli investigatori, era riconducibile a Giovanni D'Agati, reggente della famiglia mafiosa di Villabate.

Arena Salvatore, assolto in secondo grado dopo una condanna in primo grado ad un anno e 4 mesi di reclusione, è stato raggiunto dal provvedimento di sequestro in quanto "a suo carico - spiegano i carabinieri - la Sezione Misure di Prevenzione presso il Tribunale di Palermo, concordando pienamente con le risultanze investigative, ha riscontrato indizi idonei a dimostrare che i beni costituiscono il reimpiego dei proventi di attività illecite e che le disponibilità finanziarie in capo al proposto non sono compatibili con i redditi dichiarati".

ELENCO DEI BENI - Il provvedimento è servito ad apporre i sigilli a numerose attività commerciali, quali il prestigioso "Splendore atelier" di Villabate ed il noto "Bar del bivio" di Palermo, cui si aggiungono: un'attività di rivendita di giornali e riviste, due villini a Ficarazzi, una villetta a Villabate, un appartamento a Ficarazzi, un appartamento a Bagheria, tre magari tra Misilmeri, Ficarazzi e Palermo, due appezzamenti a Misilmeri, altri due a Ficarazzi, due autovetture e ventinove rapporti bancari.

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