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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mafia Corleone

Mafia, sequestrati beni per 15 milioni al "messaggero" di Provenzano

Bernardo Riina aveva avuto un ruolo importante nella latitanza del boss corleonese, occupandosi per lui di recapitare i cosiddetti pizzini. Testimoniò alla fine degli anni '60, a Catanzaro, a favore del "Zu'Binnu"

Sequestro da 15 milioni di euro al "messaggero" di Bernardo Provenzano. Sono di 44 terreni e 4 fabbricati tra Corleone e Monreale i beni sequestrati dalla Finanza in esecuzione ad un provvedimento emesso dal tribunale palermitano. L'uomo, il corleonese Bernardo Riina (75 anni), fu arrestato nel 2006 per associazione mafiosa e successivamente condannato ad otto anni di reclusione, pena divenuta definitiva con la sentenza della corte d'appello nel 2009. (GUARDA IL VIDEO)

Era uno degli uomini vicini a Bernardo Provenzano durante la sua latitanza, al quale aveva fornito pacchi e buste utili per la sopravvivenza, consegnando inoltre per lui i cosiddetti "pizzini". I rapporti fra Provenzano e Riina risalgono a molto tempo fa, tanto che quest'ultimo testimoniò a favore del boss nello storico processo che si svolse a Catanzaro alla fine degli anni '60 e che vedeva sul banco degli imputati numerosi mafiosi.

Secondo la Finanza, oltre ad avere un ruolo attivo nelle operazioni condotte da "Cosa nostra", Riina si era occupato di alcun aspetti logistici durante la latitanza del boss. Il "messaggero" è stato osservato più volte mentre lasciava nel luogo dove si nascondeva "Zu' Binnu" pacchi e buste. La confisca del patrimonio è stata disposta a seguito degli accertamenti di carattere patrimoniale svolti dai "berretti gialli", che hanno potuto appurare "l'evidente sproporzione esistente tra i redditi dichiarati complessivamente dal suo nucleo familiare e le consistenti somme di denaro - concludono - prevalentemente nell'acquisto di terreni agricoli nel corleonese e nella zona di Monreale". A fronte di redditi ufficiali pressoché assenti o appena sufficienti per mantenere la famiglia, Riina già a partire dagli anni '70, aveva iniziato ad accumulare un ingente patrimonio immobiliare, nella maggior parte dei casi senza fare ricorso a prestiti o mutui bancari.

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