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Mafia Castronovo di Sicilia

"L'imprenditore mafioso che pilotava gli appalti": scatta sequestro da 7 milioni

Nel mirino della guardia di finanza è finito Antonino Biancorosso, indicato da diversi pentiti come uomo d’onore di Cosa nostra. Con la complicità di alcuni funzionari del Comune di Castronovo era riuscito a fare assegnare il servizio scuolabus alla ditta della figlia

E' stato indicato da diversi collaboratori di giustizia come uomo d’onore di Cosa nostra e capofamiglia di Castronovo di Sicilia. Dopo lunghi accertamenti i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito stamattina un maxi sequestro da 7 milioni di euro nei confronti di Antonino Biancorosso, 67 anni. Si tratta di numerosi beni mobili e immobili, aziende, disponibilità finanziarie e contanti. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo.

A carico di Biancorosso risultano precedenti penali per attentato dinamitardo, associazione per delinquere semplice e di tipo mafioso, nonché detenzione e porto abusivo di armi. L'uomo era stato sottoposto per tre anni alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, e nel settembre 2018 era stato arrestato per estorsione.

"L’imprenditore mafioso - spiegano dalla guardia di finanza - si era imposto all’attenzione dopo l’omicidio dell’allora capo mandamento di Castronovo, Calogero Pizzuto, avvenuta nel 1981. La sua appartenenza a Cosa nostra è emersa in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vincenzo Marsala, di Vicari, che all’epoca del suo pentimento lo indicò come uomo d’onore della famiglia di Castronovo. In seguito ai riscontri eseguiti sulle dichiarazioni del collaboratore, Biancorosso venne tratto in arresto perché destinatario di mandato di cattura, risultando imputato di associazione per delinquere, semplice, di tipo mafioso e altro".

Il 18 settembre 2018 l'imprenditore era stato nuovamente tratto in arresto, nell’ambito di una indagine della Dda di Palermo in merito a presunti illeciti nella gara d’appalto del Comune di Castronovo di Sicilia per l’aggiudicazione del servizio di trasporto scolastico comunale nel 2016. Grazie alla complicità di alcuni dipendenti del Comune, Biancorosso sarebbe riuscito a far vincere la gara all’impresa di fatto da lui controllata e formalmente intestata alla figlia.  

Gli accertamenti patrimoniali svolti dalle Fiamme Gialle hanno ripercorso in parallelo la vita finanziaria e quella criminale di Biancorosso, operando la ricostruzione dei flussi economici che coprono un periodo di oltre 20 anni, fino a dimostrare la notevole sproporzione del valore dei beni posseduti rispetto ai redditi dichiarati. L'uomo si è avvalso di prestanome ai quali ha fittiziamente intestato il proprio patrimonio pur mantenendone sempre il controllo, come aziende, beni mobili e immobili.

Spiccano fra questi le società di Castronovo di Sicilia, la Autonoli San Pietro sas e la BBB Viaggi srl, che per anni si sono imposte nel settore del trasporto sul territorio, aggiudicandosi ripetutamente nel tempo appalti da enti pubblici. Grazie alla liquidità così ottenuta aveva potuto ampliare il parco automezzi, ampiamente “pubblicizzato” anche sui social media. La BBB Viaggi srl è la stessa società che è risultata nel 2018 aggiudicataria dell’appalto del Comune per il trasporto scolastico.
 

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