Mafia, colpo al "re dei surgelati": sequestrate aziende per tre milioni
Il provvedimento è stato indirizzato all'imprenditore Salvatore Vetrano, ritenuto "vicino" ad elementi di spicco di Cosa nostra tra cui il figlio di Riina. Tramite le tre società interloquiva con i clienti delle società già sequestrate
Avrebbe utilizzato tre aziende per eludere i controlli antimafia ed intercettare i vecchi clienti. La Direzione investigativa antimafia, dopo i sequestri del 2013 per un valore di oltre 25 milioni di euro nei confronti dell'imprenditore di 43 anni Salvatore Vetrano, ha eseguito un ulteriore sequestro di tre società controllate dall'uomo, attive nel commercio dei prodotti ittici surgelati. Si tratta della Maas di Mirolla Marco, la ditta individuale Vetrano Salvatore e Da Damiano srl, per un valore di 3 milioni di euro. (GUARDA IL VIDEO)
Ritenuto "vicino" ad elementi di spicco di Cosa nostra, tra cui Gianfranco Puccio ed il il figlio del "capo dei capi", Giuseppe Salvatore Riina, Vetrano è stato considerato un collettore di interessi mafiosi nel settore dei surgelati, anche attraverso il ruolo giocato dai suoi familiari. Attraverso l'omonima ditta individuale avrebbe interloquito anche con i potenziali clienti/acquirenti delle società già sequestrate, violando così il Codice antimafia.
L'operazione rientra in una più ampia attività di indagini condotte dalla Direzione investigativa antimafia palermitana, in accordo con il procuratore aggiunto Bernardo Petralia della Dda di Palermo, finalizzate all'individuazione di altri personaggi collegati al Vetrano, interessati a speculare nel settore dei surgelati. Le tre società venivano utilizzate per stornare gli affari dalle aziende già sottoposte a sequestro, di cui il 43enne aveva "sfruttato" anche il personale. Il provvedimento è stato disposto da Silvana Saguto, della Sezione misure di prevenzione del Tribunale.
