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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mafia

Mafia, boss ed estorsori a giudizio: chieste condanne per 276 anni

Si tratta del processo nato dalle operazioni "Apocalisse" del 2014 e del 2015. I blitz decapitarono i clan di San Lorenzo, Resuttana, Acquasanta e Partanna Mondello. Alla sbarra 26 imputati

I pm Annamaria Picozzi, Amelia Luise, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia hanno chiesto la condanna complessivamente a 276 anni di carcere per 26 tra boss, estorsori e prestanomi delle cosche palermitane finiti in carcere nelle operazioni "Apocalisse" e "Apocalisse 2" messe a segno nel mese di giugno del 2014 e a febbraio del 2015. I blitz decapitarono i clan di San Lorenzo, Resuttana, Acquasanta e Partanna Mondello e ricostruirono diverse ipotesi di estorsione. 

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Un'altra tranche del procedimento è stata già definita in abbreviato in primo grado con la condanna di 82 imputati a oltre 500 anni di reclusione e quindici assoluzioni. Tra gli altri alla sbarra c'erano il boss Girolamo Biondino e il pentito Vito Galatolo. Gli imputati erano Benedetto Alerio, Benedetto Alfano, Massimiliano Ammirata, Domenico Barone, Salvatore Buccafusca, Giuseppe Calvaruso, Alessandro Chiovaro, Carmelo Cusimano, Girolamo D'Alessandro, Ivana De Lisi, Salvatore D'Urso, Seam D'Angelo, Ignazio Di Maria, Giuseppe Faraone, Gaetano Ficano, Sebastiano Filingeri, Giuseppe Giorlando, Fabio Gloria, Camillo Graziano, Ciro Guccione, Francesco La Barbera, Agostino Matassa, Giuseppe Messia, Michele Pillitteri, Vincenzo Russo e Girolamo Taormina. La pena più alta richiesta è stata di 18 anni, quella minore di un anno. Diciotto anni sono stati chiesti tra l'altro per Giuseppe Calvaruso e Salvatore D'Urso. 
 

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