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Mafia Noce

Si ribella al pizzo, commerciante preso a martellate: due condanne e 3 assoluzioni

La vittima, Antonio Vizzi, non aveva chiesto "l'autorizzazione" dei boss per aprire l'attività e si rifiutava di assecondare le richieste estorsive. Immediata la punizione: 13 colpi di mazzuolo in testa

Due condanne e tre assoluzioni. Si è concluso così, davanti alla quinta sezione del Tribunale, il processo nato dalla brutale aggressione subita nel novembre del 2013 da un commerciante della Noce "colpevole" di essersi ribellato al pizzo. La vittima, Antonio Vizzi, riuscì miracolosamente a salvarsi nonostante fosse stato colpito con 13 colpi di mazzuolo in testa

I giudici hanno condannato a 16 anni Giovanni Buscemi e a 16 anni e 8 mesi Carlo Russo, accusati di mafia ed estorsioni. Assolti ("perché manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste") Angelo De Stefano e Cherki El Ghana, che erano accusati di tentativo di omicidio, e Marco Neri, accusato di mafia ed estorsione. Giuseppe Castelluccio e Massimiliano Di Majo, erano stati già condannati con il rito abbreviato.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima non avrebbe chiesto "l'autorizzazione" per aprire il locale e in più si rifiutava di pagare il pizzo, dopo aver ricevuto anche uno sconto da tremila a 1.500 euro. Così è scattato il raid punitivo, ma le immagini delle telecamere a circuito chiuso che hanno incastrato gli esattori del racket.

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