Passante ferroviario, sigilli a una ditta di pulizie: "Controllata dalla mafia"
Operazione della Dia: sequestrati beni per un valore di 800 mila euro a due imprenditrici palermitane titolari della Multiservice Italgroup, che opera nel settore delle pulizie. L'azienda in realtà faceva capo a Salvatore e Sandro Lo Piccolo
La Direzione Investigativa Antimafia ha sequestrato beni per un valore di 800 mila euro nei confronti di due imprenditrici palermitane titolari della Multiservice Italgroup impegnata nei lavori di realizzazione del passante ferroviario. Il provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione di Palermo a seguito di una proposta del Direttore della Dia, ha colpito i beni aziendali, immobiliari e quote societarie della Multiservice Italgroup S.r.L., intestata alle due donne, che opera nel settore delle pulizie e del giardinaggio. (GUARDA IL VIDEO)
Le indagini degli investigatori, effettuate d'intesa con il procuratore aggiunto Bernardo Petralia, hanno preso spunto da un accesso effettuato dal personale del centro operativo nel febbraio del 2014, all'interno del cantiere "Malaspina".
Gli accertamenti sulle ditte impegnate nell'esecuzione dell'importante appalto hanno evidenziato, a carico della Multiservice Italgroup, elementi di infiltrazione mafiosa. L'azienda, seppur formalmente intestata alle due donne, di fatto era sotto il controllo di Cosa nostra, in particolare di appartenenti al mandamento di Palermo-San Lorenzo, facente capo a Salvatore e Sandro Lo Piccolo.
Oltre a rilevare che alcuni dipendenti erano affiliati ai clan, gli uomini della Dia hanno accertato che l'azienda ha potuto aggiudicarsi l'appalto in questione solo grazie all'intervento di un importante esponente di Cosa nostra, che avrebbe aiutato le due donne a regolarizzare la loro posizione contributiva per il rilascio del Durc. Il sequestro di oggi ha riguardato l'intero capitale sociale ed il compendio aziendale della Multiservice Italgroup, tre immobili, tre veicoli e cinque rapporti bancari e finanziari.
