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Mafia Libertà / Via Isidoro Carini

Dalla Chiesa, un intreccio lungo 32 anni: "La sua morte una svolta per tutti"

In via Isidoro Carini presenti, tra gli altri, anche Piero Grasso e Rosy Bindi. Così il sindaco Orlando: "La speranza non è morta quel 3 settembre. Da quel giorno la lotta alla mafia è diventata una questione nazionale"

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha partecipato questa mattina alla cerimonia per l’anniversario dell’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa deponendo una corona di fiori in via Carini, davanti alla lapide che ricorda il luogo dove trovarono la morte il generale, sua moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Sul luogo dell'eccidio presenti, tra gli altri, il figlio del generale, Nando Dalla Chiesa, l'arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo, e il procuratore generale Roberto Scarpinato. (GUARDA IL VIDEO)

“La speranza non è morta quel 3 settembre di 32 anni fa – ha detto il sindaco Orlando rispondendo ai cronisti –. Quel giorno ha rappresentato una svolta e la lotta alla mafia è diventata una questione nazionale. Oggi la realtà siciliana è cambiata profondamente”.

Alla commemorazione c'erano anche tante figure politiche. Tra loro il presidente del Senato Piero Grasso: "Sono qua per rendere omaggio alla memoria del prefetto - ha detto -. Dalla Chiesa è un simbolo della lotta dello Stato a Cosa Nostra. Dobbiamo fare in modo che quello che è successo a lui non succeda più. Oggi è difficile che qualcuno delle istituzioni resti solo - ha aggiunto - perché la società civile è vigile. Movimenti come Addiopizzo fanno onore a Dalla Chiesa".

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Oltre a Grasso in via Isidoro Carani c'era la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi: "Dobbiamo esprimere doverosa gratitudine e riconoscenza perché il sacrificio delle loro vite non è stato vano. Per quanto la mafia non sia stata ancora completamente sconfitta noi sappiamo che questo Paese è ancora una democrazia forte grazie anche al loro sacrificio. Fare memoria significa ricevere da loro il testimone e provare a fare la nostra piccola parte ogni giorno perche' aumenti la conoscenza, l'impegno e la capacità di sconfiggere la mafia".

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha invece inviato al prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, un messaggio: "La memoria del sacrificio del prefetto Dalla Chiesa, come di tutti coloro che, con ferma adesione ai principi della Costituzione, tensione morale e coraggio, si sono sacrificati per tutelare i valori costituzionali, deve unire istituzioni e società civile nel sostenere, a tutti i livelli, l'azione della magistratura e delle forze dell'ordine volta a contrastare vecchie e nuove forme di penetrazione e di aggressione criminale".

Anche Laura Boldrini, presidente della Camera, ha inviato un messaggio: "Intendo esprimere a nome mio personale e della Camera, la più sentita vicinanza ai familiari, all'arma dei carabinieri e delle forze dell'ordine. Fedele uomo delle istituzioni e rigoroso servitore dello Stato, il generale Dalla Chiesa costituisce un costante riferimento per chiunque si accosti nella lotta alla criminalita' organizzata".

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