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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mafia

Nasce il comitato per le vittime di mafia dimenticate: "Onoriamo eroi che nessuno ricorda"

E' formato da esponenti del mondo della cultura, del lavoro, delle professioni e del volontariato. I promotori: "Occorre far riemergere dall'oblio tutti gli esemplari cittadini e servitori dello Stato che hanno pagato con la vita il loro impegno per l'affermazione della legalità e dei diritti"

Onorare, sollecitando l'adozione di iniziative e atti concreti, la memoria di centinaia di vittime di mafia spesso dimenticate dalle Istituzioni del Paese, dalle municipalità, dalla politica e dai mass media. E' l'obiettivo di un Comitato, recentemente costituito a Palermo, composto da esponenti del mondo della cultura, del lavoro, delle professioni e del volontariato.

"Come civile testimonianza e per additarne il nobile esempio alle presenti e future generazioni - spiegano gli organizzatori -, occorre far riemergere dall'oblio tutti gli esemplari cittadini e servitori dello Stato che hanno pagato con la vita il loro impegno per l'affermazione della legalità e dei diritti, contro la mafia, il racket e contro ogni forma d'ingiustizia e abuso". Giovedì prossimo, durante una conferenza stampa nella sala Pio La Torre di Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana, a Palermo il Comitato promotore annuncerà le prime iniziative da attuare in città per ricordare gli eroi 'dimenticati' uccisi dai sicari della mafia.

Pur "consapevole delle resistenze e degli ostacoli che verranno frapposti" il Comitato avvierà una "intensa azione di sensibilizzazione e conoscenza sul percorso di vita, le azioni e l'impegno profuso dalle numerose vittime" e solleciterà le istituzioni, locali e nazionali, affinché "adottino atti dal forte significato simbolico quali, a esempio, l'intestazione alle medesime vittime di strade, piazze, plessi scolastici per tutelarne adeguatamente la memoria e per porre fine ad assurde disparità, 'dimenticanze' o interessate discriminazioni".

Il Comitato promotore è costituito dallo storico Giuseppe Carlo Marino, autore di numerosi libri sul fenomeno della mafia; il dirigente regionale Lino Buscemi; la dirigente scolastica di Corleone, Lina Scalisi; Gaspare Arnone, primario di medicina nucleare dell'ospedale Civico di Palermo; e il cappellano militare don Pino Terranova. Al Comitato promotore hanno aderito anche Lucia Ievolella, anch'essa dirigente scolastico, nonché Carmine Mancuso e Michele Costa figli di vittime della mafia e i giornalisti, Franco Viviano e Lillo Miceli.

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