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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mafia Mezzomonreale-Villa Tasca / Via Filippo Paruta

Mafia, indagato per corruzione un vigile urbano: "I miei colleghi sono 'crasti'"

Si tratta di Gaetano Vivirito. Secondo l'accusa avrebbe preso del denaro per evitare sanzioni a un autolavaggio di via Paruta, di proprietà di Antonino Calvaruso. Intercettato, avrebbe parlato di colleghi troppo solerti

C'e' anche un commissario della polizia municipale, Gaetano Vivirito, tra gli arrestati nel blitz antimafia dei carabinieri che oggi ha portato all'arresto di 39 persone. E' accusato di corruzione: il mafioso Antonino Calvaruso, proprietario di un autolavaggio in via Paruta - che ospitava anche summit di mafia - gli avrebbe dato del denaro (350 euro) in cambio di un intervento per evitargli sanzioni dopo un controllo dei vigili urbani. Vivirito - secondo le accuse - avrebbe accettato. Le intercettazioni mettono in luce anche i pesanti giudizi espressi dal vigile nei confronti dei colleghi troppo solerti e da lui definiti "crasti". Inoltre sottolineava come i colleghi uomini fossero più inclini a essere corrotti, mentre le donne erano più difficili da convincere.

"Vivirito era al servizio di Calvaruso - spiega il Procuratore aggiunto Leonardo Agueci -  e fa impressione vedere come in un colloquio il vigile si esprime nei confronti dei suoi colleghi che non fanno altro che il loro dovere, definendoli 'crasti'. Sentire una persona che indossa la divisa in questo modo è una cosa che mi disgusta. Ma questo episodio fa capire quanto incida ancora Cosa nostra sulle strutture sociali".

LA NOTA DI ORLANDO - "Voglio esprimere il mio apprezzamento e quello dell'Amministrazione comunale - afferma il sindaco Leoluca Orlando - per l'operazione effettuata dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo, che ha inferto un duro colpo all'illegalità e alla criminalità organizzata e che ha permesso di decapitare i vertici di alcuni clan appartenenti a Cosa nostra. In merito ai provvedimenti giudiziari presi nei confronti di un membro del corpo della polizia municipale, per fatti che risalirebbero all'inizio del 2012 e dei quali sono stato informato questa mattina dagli inquirenti, ho dato disposizioni al segretario generale, Fabrizio Dall'Acqua, e al comandante, Vincenzo Messina, affinchè sia adottato, nei confronti del predetto dipendete comunale, ogni provvedimento sanzionatorio in sede amministrativa. Inoltre - conclude il Sindaco - ho dato mandato all'Avvocatura comunale per la costituzione di parte civile nel processo che sarà istruito al riguardo".

IL COMANDANTE - "Episodi di questo genere, pur provocando sfiducia nella cittadinanza e sconforto nella categoria - ha affermato il comandante della polizia municipale, Vincenzo Messina - servono ad isolare chi, con il proprio comportamento negativo, offende l'onorabilità e la professionalità degli uomini e delle donne della Polizia municipale che, quotidianamente, con lealtà e dedizione, compiono fino in fondo il loro dovere al servizio della collettività. Da parte nostra, nell'adottare tutti i provvedimenti sanzionatori previsti dalla normativa vigente, contestualmente esprimiamo fiducia nell'operato della Magistratura".

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