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Le mani della mafia sull'ippodromo, scarcerata giovane promessa dell'ippica

Gloria Zuccaro era finita ai domiciliari nell'ambito dell'operazione dei carabinieri "Corsa nostra". Il gip dopo l'interrogatorio ha ritenuto di annullare la misura cautelare. La 38enne ha negato di essere stata proprietaria di un purosangue del boss Niosi

Era finita ai domiciliari due giorni fa nell'operazione dei carabinieri "Corsa nostra", che aveva portato all'arresto di 9 persone per presunte ingerenze dei boss mafiosi sulle corse dell'ippodromo. Ieri pomeriggio il gip del tribunale Fabio Pilato ha disposto la scarcerazione revocando gli arresti domiciliari, su richiesta dell'avvocato difensore Flavia Odoroso, a Gloria Zuccaro (38 anni), una giovane promessa dell'ippica siciliana.

Corse truccate e summit nelle scuderie | Video

"Nel corso dell’interrogatorio di garanzia - precisa l'avvocato in una nota - Gloria Zuccaro ha chiarito approfonditamente la sua posizione, tanto che il giudice all’indomani dell’ordinanza di carcerazione ha ritenuto l’insussistenza di reali esigenze cautelari e ha revocato tout court la misura senza applicare nessun’altra misura".

La Zuccaro ha chiarito che non ha mai trasferito valori fraudolentemente e che il cavallo Ronny Alter, non solo non era un purosangue ma non era nemmeno di Niosi. Così come la Zuccaro non ha mai avuto una scuderia, ma era solo titolare di un cavallo - appunto Ronny Alter - di scarso valore agonistico ed economico, che aveva venduto ben 4 anni addietro.  

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