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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

"Con la cattura di Provenzano finì era stragista della mafia", Cortese ricorda l'arresto di "Binnu"

Il questore di Palermo l'11 aprile 2006 era a capo della Catturandi ed è stato lui ad arrestare l'allora capo di Cosa. Il suo ricordo: "Quell'anno segna la fine della mafia corleonese"

Il 2006, anno dell'arresto dell'allora boss latitante Bernardo Provenzano, "segna la fine della mafia corleonese, stragista ed eversiva". Parola di Renato Cortese. L'uomo che quell'11 aprile catturò l'allora capo di Cosa nostra è oggi questore di Palermo e, intervenendo al convegno "Investigare 2.0 - Passato, presente e futuro nella lotta alla criminalità" alla Scuola superiore di polizia di Roma, ha rievocato i momenti che portarono all'arresto di "Binnu" in una masseria del Corleonese.

arresto provenzano questore corteseQuando i poliziotti se lo trovarono di fronte - ha ricordato Cortese - con diversi crocifissi al collo, la Bibbia sul comodino e sul tavolo la macchina da scrivere con cui confezionava i 'pizzini', ebbero "la sensazione che con la fine della latitanza quarantennale di Bernardo Provenzano si concludeva l'era della mafia corleonese, stragista ed eversiva. La mafia aveva atterrito e messo in ginocchio la Sicilia, i grandi latitanti venivano catturati tutti, uno dopo l'altro e la gente ricominciava ad avere gradualmente fiducia nelle istituzioni. Mancava 
però sempre il numero uno, 'iddu', che veniva considerato imprendibile. Il 2006 segna la fine della mafia corleonese, stragista ed eversiva".

Il convegno organizzato dalla Direzione centrale anticrimine è stato anche l'occasione per ricordare l'impegno e le intuizioni di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ai quali è stato dedicato un video.

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