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L'intervista a Riina jr dagli studi tv al tribunale: Orlando denuncia la Rai

Il sindaco Leoluca Orlando ha dato mandato all'avvocatura comunale "di presentare una denuncia in sede civile contro la Rai" per l'intervista al figlio del boss Totò Riina durante Porta a Porta

Lo scontro sull'intervista negli studi di Porta a Porta a Salvatore Riina, figlio del boss Totò Riina, finisce in tribunale. Il sindaco Leoluca Orlando ha reso noto di avere dato mandato all'avvocatura comunale "di presentare una denuncia in sede civile contro la Rai per le modalità di svolgimento della trasmissione".  Nel corso del programma di Bruno Vespa, il figlio del boss ha presentato il suo libro "Riina Family life" e ha ripercorso la sua vita sin dall'infanzia. Nelle sue parole le dichiarazioni di affetto per il padre si sono mescolate al commento sulle vicende giudiziarie e al suo personale ricordo del 23 maggio 1992, giorno della strage di Capaci.

"Fermo restando che è sacrosanto il diritto di chiunque di scrivere libri su qualsiasi tema - dice Orlando - non è accettabile che la televisione nazionale si presti ad operazioni che sono da un lato di puro marketing e dall'altro di spettacolarizzazione e 'normalizzazione' del fenomeno mafioso e della sua violenza". Secondo Orlando "l'obiettivo della trasmissione, cui il conduttore e la direzione della Rai si sono allegramente prestati e di cui non possono che essere considerati complici, è stato quello di far apparire la famiglia dell'ergastolano Totò Riina e del suo figlio mafioso condannato Salvo quale una normale famiglia, quasi identica a quella di tanti altri. Un comportamento inaccettabile da parte della Rai che ha volutamente trasmesso, concordando che l'intervista non avesse alcun reale contraddittorio, una immagine del tutto distorta della mafia. A conferma della malafede di Vespa e dei vertici della Rai vi è il gravissimo fatto che nelle ore della polemiche, l'azienda ha replicato che avrebbe successivamente mandato in onda 'una puntata sull'antimafia', come se fra mafia e antimafia la Rai potesse permettersi di applicare la par-condicio".

Decisamente diversi i toni usati nei confronti del direttore del Teatro Biondo Roberto Alajmo che si era inserito nel dibattito dichiarandosi disponibile a invitare Riina jr proprio nei locali di via Roma. "Sono certo - sottolinea Orlando - che quella di Alajmo sia stata una provocazione volta appunto a sottolineare l'assenza di un vero contraddittorio giornalistico durante 'Porta a Porta'. Egli sa bene infatti che il Teatro Biondo non potrebbe contenere tutti i familiari delle vittime di Totò Riina".

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