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Sabato, 20 Aprile 2024
Mafia

"Luogo d'incontro per i summit di mafia", interdittiva per la gioielleria di Settimo Mineo

I provvedimenti firmati dal Prefetto di Palermo riguardano, oltre all'attività dell'erede di Riina di corso Tukory, anche due imprese attive nel campo delle costruzioni: le srl Sicilia Conglomerati e Costruzioni stradali infrastrutture

Interdittiva antimafia a carico di tre ditte palermitane. Il Prefetto Antonella De Miro ha adottato i provvedimenti ai sensi del codice unico antimafia a carico di Mineo Gioielli, con sede in corso Tukory 182, la Sicilia Conglomerati srl e la Costruzioni stradali infrastrutture srl, di cui è socio unico e amministratore il titolare della prima, in relazione a circostanze e fatti emersi nell'ambito dell’operazione antimafia Cupola 2.0 condotta dai carabinieri sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

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Il provvedimento per la Mineo Gioielli è stato adottato ai dell'articolo 89 bis del Codice antimafia “perché l'attività - scrivono dalla Prefettura, è soggetta a condizionabilità mafiosa in quanto l’attività commerciale viene considerata base operativa del reggente mafioso del mandamento di Pagliarelli, Settimo Mineo, e luogo di frequenti incontri tra gli indagati i delitto associativo mafioso. Il provvedimento interdittivo è comunicato al Comune di Palermo ed alla Camera di Commercio”.

gioelleria mineo corso tukory-2

Le altre interdittive riguardano la Sicilia Conglomerati srl e la Costruzioni stradali infrastrutture, il cui amministratore e socio unico è Rosario Aloisio. Nel primo caso, spiegano dalla Prefettura, l’azienda viene indicata in quanto avrebbero garantito una fornitura di cemento che sarebbe stata imposta a un imprenditore di Villabate, “con l’aggravante di aver commesso il fatto con le modalità e al fine di agevola l’associazione mafiosa Cosa nostra”.

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Per la seconda impresa, collegata alla prima, il provvedimento viene spiccato in virtù degli articoli 84, 89 bis e 91 del Codice antimafia con contestuale preavviso di diniego della richiesta di iscrizione nell’elenco degli esecutori-white list della Prefettura di palermo. Copia è stata inviata all’Anas, all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, all’Agenzia delle Entrate di Cagliari, all’Università di Catania e alla Camera di commercio.

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