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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

Stop al tour mafioso dei turisti americani: "Danneggia l'immagine di Corleone"

Una mozione presentata dal Pd e approvata all'unanimità per chiedere al sindaco se esistono le "condizioni per chiedere un risarcimento" al tour operator di Boston che da mesi fa incontrare settimanalmente i turisti col figlio del capomafia Bernardo Provenzano, Angelo

Da mesi decine di turisti americani incontrano settimanalmente il figlio del capomafia Bernardo Provenzano, Angelo. I meeting avvengono durante la tappa palermitana di un viaggio organizzato da un tour operator di Boston. Adesso il consiglio comuale di Corleone chiede al sindaco Lea Savona di verificare se esistono le "condizioni per chiedere un risarcimento" al tour operator. E lo fa attraverso una mozione presentata dal Pd e approvata all'unanimità.

Nel corso degli incontri Provenzano, 39 anni, racconta ai turisti la sua vita e il rapporto con il padre. Gli interventi sono preceduti da una breve introduzione sulla storia della mafia fatta da uno degli organizzatori. Nella mozione presentata al sibdaco si ipotizzano "danni morali e materiali" che sarebbero provocati alla comunita' di Corleone dall'attivita' di Provenzano junior.

Dopo una prima fase "sperimentale" gli incontri sono diventati tappa fissa del tour: enorme l'interesse suscitato nei turisti dai racconti del primogenito del boss. Al termine gli "spettatori" - generalmente professionisti e intellettuali che arrivano da ogni parte degli Stati Uniti - rivolgono a Provenzano una serie di domande sulla figura del padre, ma anche sulle difficoltà che nascono dal portare un cognome tanto "ingombrante". Gli incontri sono partiti lo scorso settembre. Lo storico capomafia si trova detenuto al 41 bis ed è in stato semivegetativo a causa di varie patologie.

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