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Mafia Terrasini

Le mani della mafia sull'eolico, assolto ex consigliere di Terrasini

Salvatore Pizzo era accusato di concorso in associazione mafiosa. L'inchiesta, partita nel 2007, ha accertato l'esistenza di un'organizzazione che controllava i piani di sviluppo per la realizzazione dei parchi e le opere legate alla green economy

Il tribunale di Palermo ha assolto dall'accusa di concorso in associazione mafiosa Salvatore Pizzo, ex consigliere comunale di Terrasini. Pizzo, che era detenuto dal 2012, è stato scarcerato. L'ex consigliere comunale venne coinvolto in un'inchiesta che ipotizzava interessi del clan del boss latitante Matteo Messina Denaro sulla realizzazione dei parchi eolici.

I giudici hanno invece deciso di approfondire la posizione dell'altro imputato, Antonino Casabona, imprenditore messinese, sotto processo per estorsione aggravata, disponendo l'esame di altri testi.

L'inchiesta, che è partita nel 2007, ha accertato l'esistenza di un'organizzazione che controllava i piani di sviluppo per la realizzazione dei parchi e le opere legate alla costruzione degli impianti eolici, fotovoltaici e alle biomasse. L'organizzazione operava grazie al sostegno dell'allora consigliere provinciale di Trapani, Santo Sacco. L'esecuzione dei lavori avveniva attraverso una rete di società controllate da Salvatore Angelo, personaggio vicino a Messina Denaro. Angelo e Sacco sono stati condannati in abbreviato.

Pizzo era il rappresentante locale della società Baltic Wind che si occupava dei piani di sviluppo necessari per la realizzazione dei parchi. Per Pizzo e Casabona i pm Piero Padova e Carlo Marzella hanno chiesto la condanna a 12 anni.

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