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Mafia, condanne in appello per il clan di Brancaccio: 4 assolti

Sebbene con lievi sconti di pena, è stato confermato l'impianto accusatorio della Procura. La condanna più alta ad Antonino Sacco (15 anni e 4 mesi). Ribaltato l'esito del primo grado per Michelangelo Bruno, Pietro Arduino, Salvatore Perlongo e Armando Porretto

Pioggia di condanne in Appello per il clan di Brancaccio. Ammontano a oltre un secolo di carcere le pene inflitte a sedici persone, tra boss e gregari, appartenenti al mandamento dei fratelli Filippo e Giuseppe Graviano. Un duro colpo della giustizia all'intero organigramma criminale, ad eccezione di Michelangelo Bruno, Pietro Arduino, Salvatore Perlongo e Armando Porretto. I quattro sono stati assolti, vedendosi ribaltare così l'esito del primo grado.

Ecco l'elenco degli imputati e le rispettive condanne: Antonino Sacco (15 anni 4 mesi), Giuseppe Arduino (10 anni), Antonino Caserta (11 anni e 4 mesi), Matteo Scrima (8 anni), Girolamo Celesia (9 anni e 9 mesi), Pietro Asaro (8 anni), Nunzia Graviano (3 anni in continuazione con una precedente condanna), Marcello Filippo Tutino (8 anni e 8 mesi), Giuseppe Faraone (9 anni e 4 mesi), Antonino Mistretta (4 anni), Antonino Lauricella (4 anni e mezzo), Salvatore Conigliaro (5 anni), Christian Divano (2 anni), Giovanni Arduino (tre anni), Salvatore Corrao (due anni) e Benedetto Graviano (4 anni).

Clan di Brancaccio, condanne confermate: gli imputati

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