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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mafia

Brusca: "Il boss Graviano incontrava Berlusconi, al polso aveva un orologio da 500 milioni"

Il racconto di un summit avvenuto nel Trapanese tra i capimafia nel 1995 e reso ai pm di Palermo nelle scorse settimane. Le parole del pentito "accreditate" a Matteo Messina Denaro: si parlò dell'ipotesi di rapire il figlio di Pietro Grasso, allora procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia

Estate 1995. Dattilo, provincia di Trapani. Riunione tra quattro boss mafiosi. La domanda: "Graviano vede Berlusconi?". La risposta: "Sì". La rivelazione è del collaboratore di giustizia, Giovanni Brusca, che "accredita" il racconto a Matteo Messina Denaro, durante un interrogatorio reso il 16 ottobre scorso davanti al procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, e all’aggiunto Marzia Sabella. Come riferisce Brusca, Giuseppe Graviano avrebbe incontrato Silvio Berlusconi. Non solo: il boss di Brancaccio avrebbe addirittura notato un orologio al polso dell’ex premier del valore di 500 milioni.

Durante il summit nel Trapanese i capimafia hanno parlato dell’ipotesi di rapire il figlio di Pietro Grasso, allora procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia. Poi il discorso è virato sulla "vita bella, il vestiario" e in particolare sugli orologi. Il pentito ha fatto mettere a verbale che Matteo Messina Denaro disse: Giuseppe Graviano "ne ha visto uno al polso di Berlusconi, che valeva 500 milioni". "Io – dice Brusca – chiesi: 'Ma perché, si vedono?'. 'Sì', rispose Messina Denato

La vicenda è stata raccontata dal quotidiano La Stampa. "Mi sembrava una cosa secondaria", si è poi giustificato Brusca. Il verbale è stato trasmesso alla Procura generale di Palermo, che rappresenterà l’accusa del processo d’Appello sulla Trattativa. Come argomenta il Fatto quotidiano "il racconto di Brusca risale a un periodo in cui il primo governo Berlusconi era già caduto, mentre Graviano era detenuto, essendo stato arrestato nel gennaio del 1994. Non è chiaro dal racconto di Brusca se per Messina Denaro il boss di Brancaccio incontrava l’ex premier da carcerato o nel periodo precedente, quando trascorreva la sua latitanza a Milano, dove fu arrestato".

Per i giudici del primo grado l'ex premier sapeva dei contatti tra Dell'Utri e la mafia e ha versato denaro ai clan fino al dicembre del 1994. Graviano è attualmente indagato dalla procura di Palermo nel procedimento stralcio della Trattativa. Recentemente ha incontrato in carcere Fiammetta Borsellino, la figlia del magistrato assassinato in via d’Amelio, alla quale ha detto: "Lo dicono tutti che frequentavo Berlusconi" . Per poi aggiungere: "Più che io era mio cugino che lo frequentava’". 

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